Risale al 2000 la felice espressione modernità liquida, coniata dal sociologo Bauman per descrivere la nostra cultura. Privi di forma propria, i liquidi sono estremamente mobili e riescono ad infiltrarsi e ad aggirare gli ostacoli. Il panorama attuale risulta pertanto indeterminato e indeterminabile, in continuo riassestamento, mentre flessibilità, espansibilità e riadattabilità sembrano essere le note tipiche dei nostri modelli e codici di comportamento. A distanza di quasi un decennio, viene da chiedersi se non sia possibile aggiornare questa diagnosi e se non si cominci ad intravedere qualche segno di cambiamento. Dopo aver fluttuato a lungo, come liquidi in un mondo liquido, sembra che in noi cominci ad affiorare un seppur vago desiderio di aggrapparsi a qualcosa di solido. Gettare l’ancora in qualche porto sicuro torna a diventare attraente dopo anni di vagabondaggio, per quanto sia spesso difficile individuare il percorso per giungere alla terraferma. Un esempio significativo di quest’inversione di tendenza è la pressante domanda di educazione, posta con sempre maggiore urgenza non soltanto alla famiglia, ma anche alla scuola e all’università. La fatica di formarsi una solida-mente appare di nuovo una priorità, anche come condizione per costruire un mondo davvero solid-ale, dove tornino ad assumere consistenza parole come uguaglianza, giustizia, sviluppo. I saggi raccolti nel volume raccolgono quest’esigenza di solidità, a partire da quegli interrogativi - dalla bioetica all’economia- che non possono essere elusi da chi intende proporre alle giovani generazioni un’autentica cultura. -
Russo, M.T. (a cura di). (2008). Oltre il presente liquido. Temi di antropologia ed etica sociale. Roma : Armando Armando.
Oltre il presente liquido. Temi di antropologia ed etica sociale
RUSSO, MARIA TERESA
2008-01-01
Abstract
Risale al 2000 la felice espressione modernità liquida, coniata dal sociologo Bauman per descrivere la nostra cultura. Privi di forma propria, i liquidi sono estremamente mobili e riescono ad infiltrarsi e ad aggirare gli ostacoli. Il panorama attuale risulta pertanto indeterminato e indeterminabile, in continuo riassestamento, mentre flessibilità, espansibilità e riadattabilità sembrano essere le note tipiche dei nostri modelli e codici di comportamento. A distanza di quasi un decennio, viene da chiedersi se non sia possibile aggiornare questa diagnosi e se non si cominci ad intravedere qualche segno di cambiamento. Dopo aver fluttuato a lungo, come liquidi in un mondo liquido, sembra che in noi cominci ad affiorare un seppur vago desiderio di aggrapparsi a qualcosa di solido. Gettare l’ancora in qualche porto sicuro torna a diventare attraente dopo anni di vagabondaggio, per quanto sia spesso difficile individuare il percorso per giungere alla terraferma. Un esempio significativo di quest’inversione di tendenza è la pressante domanda di educazione, posta con sempre maggiore urgenza non soltanto alla famiglia, ma anche alla scuola e all’università. La fatica di formarsi una solida-mente appare di nuovo una priorità, anche come condizione per costruire un mondo davvero solid-ale, dove tornino ad assumere consistenza parole come uguaglianza, giustizia, sviluppo. I saggi raccolti nel volume raccolgono quest’esigenza di solidità, a partire da quegli interrogativi - dalla bioetica all’economia- che non possono essere elusi da chi intende proporre alle giovani generazioni un’autentica cultura. -I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.