The book investigates those among the theories of Karl Mannheim which concern the creation of an epistemological model useful in the interpretation of questions related to change in postmodern society. From 1933 on, Karl Mannheim’s researches and cultural interests started to approach issues which – though connected with the problems of the social conditioning of knowledge – extend to new sociological, psychological, and anthropological areas, to questions of control and mass techniques, and finally to political issues. In the studies that tackle such themes alongside the analysis of the crisis in contemporary society, we encounter a developing interest in the solution to the questions raised in those years. Such a remedy is not to be found in extreme options, but rather in a democratic pattern towards freedom, which becomes really a “third way” capable of avoiding the solutions of both totalitarism and lasseiz-faire. The analyses of European society in those years, the reflections on democracy, freedom, the role of the intellectuals, and the process related to social and cultural change, yield up cues which are useful also for today’s politicians and cultural operators. This explains the choice of examining the aspects of Mannheim’s thought which refer to the “English period” (from 1933 to 1947 – the year of his death). Accordingly, a rereading of Karl Mannheim’ thought is topical and helpful in our present time, a time which is in many respects similar to the “Great Society” analysed by the author.

Il testo analizza le teorie di Karl Mannheim che possano costituire un modello epistemologico per interpretare i problemi del cambiamento della società post-moderna. È utile rileggere oggi Karl Mannheim? Nel fare questa domanda mi sono rivolta agli studiosi ma soprattutto ai giovani, spesso ignorati anche come probabili fruitori e destinatari delle analisi dei sociologi. Ritengo utile ri-lettura dell'autore ungherese; in un momento di crisi delle istituzioni sociali, in cui la stessa sociologia stenta a dare indicazioni sulle interpretazioni teoriche e le trasformazioni sociali valide, mi sembra opportuna una riflessione su questo Autore. Se leggiamo le sue opere con attenzione, si scopre con stupore, che gran parte delle tematiche trattate da sociologi contemporanei sono anticipate nelle sue opere e nei suoi saggi e molte delle mete progressiste della nostra società sono già state indicate da Mannheim. Karl Mannheim può essere definito un sociologo europeo, sia per le vicende personali che lo videro protagonista in Ungheria, Germania, Inghilterra sia per le analisi critiche rivolte ai sistemi politici dell’Europa di quegli anni. Sociologo della conoscenza, egli, a partire dal 1933, orienta gli interessi culturali e di studio verso una serie di ricerche che, sebbene siano connessi al problemi del condizionamento sociale del sapere, investono tuttavia settori nuovi: sociologici, psicologici ed antropologici, problemi del controllo e delle tecniche di massa e tematiche di carattere politico e di governance. Negli studi che affrontano queste tematiche l’analisi della crisi nella società contemporanea emerge un interesse crescente per la soluzione dei problemi del suo tempo il cui rimedio però non deve essere cercato in soluzioni estreme ma in un percorso democratico per la libertà, inteso come una “Terza Via”, che eviti le degenerazioni delle soluzioni totalitarie e quelle di laissez-faire. Le analisi condotte sulla società europea di quegli anni, le considerazioni sulla democrazia, sulla libertà, sul ruolo degli intellettuali e i processi legati ai cambiamenti sociali e culturali offrono spunti validi anche al politico e all’operatore culturale odierno. Per tale motivo il pensiero dell’autore che si analizza con particolare interesse nel testo è quello del “periodo inglese”, dal 1933 fino al 1947, anno sua scomparsa. Una rilettura del pensiero di Karl Mannheim appare perciò particolarmente attuale e utile in questo momento storico, che, per diversi aspetti, presenta molte analogie con la “Grande Società” in crisi analizzata dall’Autore. I temi sono affrontati facendo parlare lo stesso Autore e gli studiosi che, a livello nazionale (A. Izzo, D. Corradini, S. Cassese, G. Morra,.. ) e internazionale (K Wolf, P. Kecskemeti, Martindale,..), ne hanno studiato il pensiero. I problemi da Lui affrontati sono ancora oggetto di dibattito tra i sociologi: quelli della Sociologia della conoscenza, il ruolo degli intellettuali, i problemi dell’uomo e della società in crisi, il dramma della disintegrazione sociale e culturale, il compito delle generazioni nel processo di democratizzazione, la pianificazione democratica e la libertà, l’educazione e la pianificazione, l’educazione e il tempo libero, l’educazione degli adulti. Sono soprattutto i temi della politica e del potere che costituiscono uno stimolo per lo studioso sociale di oggi: la funzione della comunicazione in una società democratica, le caratteristiche del governo rappresentativo democratico, la costruzione della leadership nella società pianificata, la personalità democratica, la costruzione dell’uomo nuovo e dell’etica della responsabilità, sono tutti temi dalla cui soluzione dipende il futuro dell’Europa e del mondo.

Canta, C. (2006). Ricostruire la società. Teoria del mutamento sociale in Karl Mannheim. MILANO : FrancoAngeli.

Ricostruire la società. Teoria del mutamento sociale in Karl Mannheim

CANTA, CARMELINA
2006-01-01

Abstract

The book investigates those among the theories of Karl Mannheim which concern the creation of an epistemological model useful in the interpretation of questions related to change in postmodern society. From 1933 on, Karl Mannheim’s researches and cultural interests started to approach issues which – though connected with the problems of the social conditioning of knowledge – extend to new sociological, psychological, and anthropological areas, to questions of control and mass techniques, and finally to political issues. In the studies that tackle such themes alongside the analysis of the crisis in contemporary society, we encounter a developing interest in the solution to the questions raised in those years. Such a remedy is not to be found in extreme options, but rather in a democratic pattern towards freedom, which becomes really a “third way” capable of avoiding the solutions of both totalitarism and lasseiz-faire. The analyses of European society in those years, the reflections on democracy, freedom, the role of the intellectuals, and the process related to social and cultural change, yield up cues which are useful also for today’s politicians and cultural operators. This explains the choice of examining the aspects of Mannheim’s thought which refer to the “English period” (from 1933 to 1947 – the year of his death). Accordingly, a rereading of Karl Mannheim’ thought is topical and helpful in our present time, a time which is in many respects similar to the “Great Society” analysed by the author.
2006
978-88-464-8286-0
Il testo analizza le teorie di Karl Mannheim che possano costituire un modello epistemologico per interpretare i problemi del cambiamento della società post-moderna. È utile rileggere oggi Karl Mannheim? Nel fare questa domanda mi sono rivolta agli studiosi ma soprattutto ai giovani, spesso ignorati anche come probabili fruitori e destinatari delle analisi dei sociologi. Ritengo utile ri-lettura dell'autore ungherese; in un momento di crisi delle istituzioni sociali, in cui la stessa sociologia stenta a dare indicazioni sulle interpretazioni teoriche e le trasformazioni sociali valide, mi sembra opportuna una riflessione su questo Autore. Se leggiamo le sue opere con attenzione, si scopre con stupore, che gran parte delle tematiche trattate da sociologi contemporanei sono anticipate nelle sue opere e nei suoi saggi e molte delle mete progressiste della nostra società sono già state indicate da Mannheim. Karl Mannheim può essere definito un sociologo europeo, sia per le vicende personali che lo videro protagonista in Ungheria, Germania, Inghilterra sia per le analisi critiche rivolte ai sistemi politici dell’Europa di quegli anni. Sociologo della conoscenza, egli, a partire dal 1933, orienta gli interessi culturali e di studio verso una serie di ricerche che, sebbene siano connessi al problemi del condizionamento sociale del sapere, investono tuttavia settori nuovi: sociologici, psicologici ed antropologici, problemi del controllo e delle tecniche di massa e tematiche di carattere politico e di governance. Negli studi che affrontano queste tematiche l’analisi della crisi nella società contemporanea emerge un interesse crescente per la soluzione dei problemi del suo tempo il cui rimedio però non deve essere cercato in soluzioni estreme ma in un percorso democratico per la libertà, inteso come una “Terza Via”, che eviti le degenerazioni delle soluzioni totalitarie e quelle di laissez-faire. Le analisi condotte sulla società europea di quegli anni, le considerazioni sulla democrazia, sulla libertà, sul ruolo degli intellettuali e i processi legati ai cambiamenti sociali e culturali offrono spunti validi anche al politico e all’operatore culturale odierno. Per tale motivo il pensiero dell’autore che si analizza con particolare interesse nel testo è quello del “periodo inglese”, dal 1933 fino al 1947, anno sua scomparsa. Una rilettura del pensiero di Karl Mannheim appare perciò particolarmente attuale e utile in questo momento storico, che, per diversi aspetti, presenta molte analogie con la “Grande Società” in crisi analizzata dall’Autore. I temi sono affrontati facendo parlare lo stesso Autore e gli studiosi che, a livello nazionale (A. Izzo, D. Corradini, S. Cassese, G. Morra,.. ) e internazionale (K Wolf, P. Kecskemeti, Martindale,..), ne hanno studiato il pensiero. I problemi da Lui affrontati sono ancora oggetto di dibattito tra i sociologi: quelli della Sociologia della conoscenza, il ruolo degli intellettuali, i problemi dell’uomo e della società in crisi, il dramma della disintegrazione sociale e culturale, il compito delle generazioni nel processo di democratizzazione, la pianificazione democratica e la libertà, l’educazione e la pianificazione, l’educazione e il tempo libero, l’educazione degli adulti. Sono soprattutto i temi della politica e del potere che costituiscono uno stimolo per lo studioso sociale di oggi: la funzione della comunicazione in una società democratica, le caratteristiche del governo rappresentativo democratico, la costruzione della leadership nella società pianificata, la personalità democratica, la costruzione dell’uomo nuovo e dell’etica della responsabilità, sono tutti temi dalla cui soluzione dipende il futuro dell’Europa e del mondo.
Canta, C. (2006). Ricostruire la società. Teoria del mutamento sociale in Karl Mannheim. MILANO : FrancoAngeli.
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