Come è noto ad educatori e insegnanti, il bambino e l’adolescente con disabilità manifestano bisogni originali e specifici che possono essere soddisfatti solo in modo mirato. Individuare non solo tali bisogni, ma anche gli interessi, è un’azione dialogica, sinergica e armonica che consente di superare il rischio e la tentazione di interventi specialistici separati tra loro a discapito di un approccio integrale mirato alla persona. Focalizzare quindi contesti osservativi in grado di fornire informazioni per conoscere il soggetto in età evolutiva appare essere davvero importante, e la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute -ICF-, con i suoi tre livelli di osservazione (del corpo, della persona, dell’ambiente) è sicuramente uno degli strumenti metodologici più interessanti e adeguati a tale scopo. In particolare nel contesto osservativo del gioco e dell’animazione, la rilevazione dei comportamenti ludici nelle varie manifestazioni fenomeniche assume una forte valenza orientativa delle azioni degli insegnanti e di altri operatori coinvolti, poiché è proprio nel gioco che ciascuno esprime competenze, sentimenti ed emozioni evidenziando le particolarità del suo mondo affettivo che diversamente rimarrebbero nascoste. Non è dunque un caso che l’ICF, nella versione specifica per bambini e adolescenti, contempli una molteplicità di indicatori specifici per il gioco, sia per sottolinearne la rilevanza nel contribuire allo stato di benessere psico-fisico, sia nel riconoscerne la ricaduta sul “funzionamento” e il valore strategico nel processo di sviluppo e dell’apprendimento. La Classificazione fornisce inoltre una modalità di attribuzione di valore agli elementi rilevati mediante gli indicatori, costituita da appositi qualificatori quantitativi che, insieme alle attribuzioni di valore di tipo qualitativo, permettono di costruire un quadro conoscitivo del soggetto complessivamente affidabile.
Chiappetta, L. (2012). Didattica del gioco e Integrazione. Progettare con l'ICF. ROMA : Carocci Editore.
Didattica del gioco e Integrazione. Progettare con l'ICF
CHIAPPETTA, Lucia
2012-01-01
Abstract
Come è noto ad educatori e insegnanti, il bambino e l’adolescente con disabilità manifestano bisogni originali e specifici che possono essere soddisfatti solo in modo mirato. Individuare non solo tali bisogni, ma anche gli interessi, è un’azione dialogica, sinergica e armonica che consente di superare il rischio e la tentazione di interventi specialistici separati tra loro a discapito di un approccio integrale mirato alla persona. Focalizzare quindi contesti osservativi in grado di fornire informazioni per conoscere il soggetto in età evolutiva appare essere davvero importante, e la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute -ICF-, con i suoi tre livelli di osservazione (del corpo, della persona, dell’ambiente) è sicuramente uno degli strumenti metodologici più interessanti e adeguati a tale scopo. In particolare nel contesto osservativo del gioco e dell’animazione, la rilevazione dei comportamenti ludici nelle varie manifestazioni fenomeniche assume una forte valenza orientativa delle azioni degli insegnanti e di altri operatori coinvolti, poiché è proprio nel gioco che ciascuno esprime competenze, sentimenti ed emozioni evidenziando le particolarità del suo mondo affettivo che diversamente rimarrebbero nascoste. Non è dunque un caso che l’ICF, nella versione specifica per bambini e adolescenti, contempli una molteplicità di indicatori specifici per il gioco, sia per sottolinearne la rilevanza nel contribuire allo stato di benessere psico-fisico, sia nel riconoscerne la ricaduta sul “funzionamento” e il valore strategico nel processo di sviluppo e dell’apprendimento. La Classificazione fornisce inoltre una modalità di attribuzione di valore agli elementi rilevati mediante gli indicatori, costituita da appositi qualificatori quantitativi che, insieme alle attribuzioni di valore di tipo qualitativo, permettono di costruire un quadro conoscitivo del soggetto complessivamente affidabile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.