Questo lavoro fornisce un’analisi delle potenzialità integrative delle culture, con l’obiettivo di rispondere alle tesi che sostengono l’idea di un ineluttabile “scontro di civiltà” per interpretare i rapporti tra gruppi e società differenti. Superare questa idea vuol dire ricordarsi che le culture sono sistemi aperti, pronti per essere rideterminati al loro interno e capaci di includere nuove istanze provenienti dal contatto con altre forme di organizzazione sociale e culturale. La lettura interpretativa che viene fornita parte proprio dalla definizione della nozione di cultura per poi approdare al dibattito sul relativismo epistemico e morale e sulle condizioni favorevoli alla diffusione della pace oltre i confini delle democrazie. Tale percorso costituisce la premessa necessaria per affrontare il problema di cui oggi, in seguito ai numerosi accadimenti internazionali, si discute di più: il rapporto con l’Islam. Un confronto che qui viene condotto con riferimento sia ai caratteri della cultura islamica, e della sua potenziale compatibilità ed apertura alla democrazia e ai diritti umani, sia a quelli della cultura degli immigrati islamici. Quest’ultima, a dispetto di quanto spesso viene dato per assunto nel momento di formazione delle politiche di integrazione degli immigrati, presenta ampi caratteri di laicità e di favore nei confronti dell’integrazione.
Spreafico, A., Corradetti, C. (2005). Oltre lo “scontro di civiltà”: compatibilità culturale e caso islamico. ROMA : Fondazione Adriano Olivetti.
Oltre lo “scontro di civiltà”: compatibilità culturale e caso islamico
Spreafico Andrea
;
2005-01-01
Abstract
Questo lavoro fornisce un’analisi delle potenzialità integrative delle culture, con l’obiettivo di rispondere alle tesi che sostengono l’idea di un ineluttabile “scontro di civiltà” per interpretare i rapporti tra gruppi e società differenti. Superare questa idea vuol dire ricordarsi che le culture sono sistemi aperti, pronti per essere rideterminati al loro interno e capaci di includere nuove istanze provenienti dal contatto con altre forme di organizzazione sociale e culturale. La lettura interpretativa che viene fornita parte proprio dalla definizione della nozione di cultura per poi approdare al dibattito sul relativismo epistemico e morale e sulle condizioni favorevoli alla diffusione della pace oltre i confini delle democrazie. Tale percorso costituisce la premessa necessaria per affrontare il problema di cui oggi, in seguito ai numerosi accadimenti internazionali, si discute di più: il rapporto con l’Islam. Un confronto che qui viene condotto con riferimento sia ai caratteri della cultura islamica, e della sua potenziale compatibilità ed apertura alla democrazia e ai diritti umani, sia a quelli della cultura degli immigrati islamici. Quest’ultima, a dispetto di quanto spesso viene dato per assunto nel momento di formazione delle politiche di integrazione degli immigrati, presenta ampi caratteri di laicità e di favore nei confronti dell’integrazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.