Il libro riesamina le fonti classiche dei ‘Rerum vulgarium fragmenta’ a partire dalle note di lettura presenti nei volumi della biblioteca di Francesco Petrarca finora rinvenuti (in originale o in copia). Si tratta di un lavoro a cavallo tra il Petrarca filologo e lettore di testi classici e il Petrarca autore di rime in volgare: mettere in relazione questi due momenti consente di ricostruire più concretamente l'immaginario letterario di un'opera complessa come il ‘Canzoniere’, sapientemente elaborata attraverso l'intreccio di fonti diverse. Vengono prima presi in considerazione i manoscritti contenenti testi poetici, per poi passare a quelli che conservano opere storiche, geografiche, enciclopediche, retoriche, filosofiche e narrative. Per ogni autore vengono per prima cosa presentati i testimoni appartenuti a Petrarca, con notizie sul periodo in cui entrarono a far parte del suo scrittoio e furono da lui annotati; i casi problematici in cui la datazione o la stessa autografia delle glosse è ancora ‘sub iudice’ sono analizzati con particolare attenzione. Vengono quindi registrate e discusse le annotazioni collegabili al ‘Canzoniere’ (manicule, graffe, semplici ‘notabilia’ o postille più lunghe e articolate), ancora inedite o già pubblicate in studi precedenti ma riesaminate alla luce di nuovi elementi. È il caso ad esempio della celebre nota obituaria di Laura (vergata da Petrarca in un foglio di guardia del Virgilio Ambrosiano) o della postilla sul "libello" in margine ad un codice di Orazio, in cui alcuni studiosi videro una prima allusione all'idea di un libro di rime in volgare (di essa viene proposta una lettura paleografica più esatta e una nuova interpretazione). L'indagine, oltre all'acquisizione di nuove schede esegetiche a commento di singoli luoghi del ‘Canzoniere’ (anche a integrazione dei più recenti commenti), permette di analizzare il complesso e sottile rapporto che lega le varie tipologie di note vergate da Petrarca in margine ai suoi libri alla sua scrittura poetica. Il volume è corredato da 11 di tavole con immagini in bianco e nero dei manoscritti, che riproducono fogli interi o dettagli con le glosse petrarchesche e dai indici (dei nomi e delle fonti, dei manoscritti, dei luoghi petrarcheschi, delle tavole).

Fiorilla, M. (2012). I Classici nel Canzoniere. Note di lettura e scrittura poetica in Petrarca.. Roma-Padova : Editrice Antenore.

I Classici nel Canzoniere. Note di lettura e scrittura poetica in Petrarca.

FIORILLA, Maurizio
2012-01-01

Abstract

Il libro riesamina le fonti classiche dei ‘Rerum vulgarium fragmenta’ a partire dalle note di lettura presenti nei volumi della biblioteca di Francesco Petrarca finora rinvenuti (in originale o in copia). Si tratta di un lavoro a cavallo tra il Petrarca filologo e lettore di testi classici e il Petrarca autore di rime in volgare: mettere in relazione questi due momenti consente di ricostruire più concretamente l'immaginario letterario di un'opera complessa come il ‘Canzoniere’, sapientemente elaborata attraverso l'intreccio di fonti diverse. Vengono prima presi in considerazione i manoscritti contenenti testi poetici, per poi passare a quelli che conservano opere storiche, geografiche, enciclopediche, retoriche, filosofiche e narrative. Per ogni autore vengono per prima cosa presentati i testimoni appartenuti a Petrarca, con notizie sul periodo in cui entrarono a far parte del suo scrittoio e furono da lui annotati; i casi problematici in cui la datazione o la stessa autografia delle glosse è ancora ‘sub iudice’ sono analizzati con particolare attenzione. Vengono quindi registrate e discusse le annotazioni collegabili al ‘Canzoniere’ (manicule, graffe, semplici ‘notabilia’ o postille più lunghe e articolate), ancora inedite o già pubblicate in studi precedenti ma riesaminate alla luce di nuovi elementi. È il caso ad esempio della celebre nota obituaria di Laura (vergata da Petrarca in un foglio di guardia del Virgilio Ambrosiano) o della postilla sul "libello" in margine ad un codice di Orazio, in cui alcuni studiosi videro una prima allusione all'idea di un libro di rime in volgare (di essa viene proposta una lettura paleografica più esatta e una nuova interpretazione). L'indagine, oltre all'acquisizione di nuove schede esegetiche a commento di singoli luoghi del ‘Canzoniere’ (anche a integrazione dei più recenti commenti), permette di analizzare il complesso e sottile rapporto che lega le varie tipologie di note vergate da Petrarca in margine ai suoi libri alla sua scrittura poetica. Il volume è corredato da 11 di tavole con immagini in bianco e nero dei manoscritti, che riproducono fogli interi o dettagli con le glosse petrarchesche e dai indici (dei nomi e delle fonti, dei manoscritti, dei luoghi petrarcheschi, delle tavole).
2012
978-88-8455-674-5
Fiorilla, M. (2012). I Classici nel Canzoniere. Note di lettura e scrittura poetica in Petrarca.. Roma-Padova : Editrice Antenore.
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