Il contributo esamina i luoghi in cui Dante cita Esopo e ripercorre gli studi dedicati al rapporto tra Dante e la tradizione esopica medievale, al fine di determinare a quali rami di questa tradizione faccia riferimento la sua lettura. Si sofferma poi sulle citazioni di passi derivanti dagli apologhi di animali, cercando di ripercorrere il significato che essi assumevano non solo negli epimiti ma nelle numerose interpretazioni morali che corredavano la letteratura faunetica medievale, e di stabilire se e in quale misura tali moralizzazioni possano aver influenzato le riprese dantesche. Si sofferma infine sul verso «Tra male gatte era venuto 'l sorco» riconducendolo, assieme alla figura di Ciampolo Navarrese, alla nota favola esopica del topo di campagna e del topo di città.
Marcozzi, L. (2013). Dante ed Esopo. In M.L. CRIMI G (a cura di), Dante e il mondo animale (pp. 131-149). ROMA : Carocci Editore.
Dante ed Esopo
MARCOZZI, LUCA
2013-01-01
Abstract
Il contributo esamina i luoghi in cui Dante cita Esopo e ripercorre gli studi dedicati al rapporto tra Dante e la tradizione esopica medievale, al fine di determinare a quali rami di questa tradizione faccia riferimento la sua lettura. Si sofferma poi sulle citazioni di passi derivanti dagli apologhi di animali, cercando di ripercorrere il significato che essi assumevano non solo negli epimiti ma nelle numerose interpretazioni morali che corredavano la letteratura faunetica medievale, e di stabilire se e in quale misura tali moralizzazioni possano aver influenzato le riprese dantesche. Si sofferma infine sul verso «Tra male gatte era venuto 'l sorco» riconducendolo, assieme alla figura di Ciampolo Navarrese, alla nota favola esopica del topo di campagna e del topo di città.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.