Il riorientamento privatistico dell’ antitrust enforcement continentale alimenta un fecondo dibattito nella dottrina europea ed un continuo confronto con le soluzioni elaborate oltreoceano. In tale contesto, la vicenda stipulatoria dei c.dd. Folgeverträge ed il correlato problema della tutela del contraente “a valle” inducono a riflettere sulla portata applicativa dell’art. 33, comma 2, 1. n. 287 del 1990. La legislazione e la giurisprudenza comunitaria, infatti, riservano ai singoli ordinamenti municipali il còmpito del governo diretto dei rimedi. Dinanzi a tale scenario, la presente indagine fa perno sul metodo sistematico ed assiologico, valorizzando l’ambiente complesso della contrattazione, il risultato concreto dell’esercizio del potere economico delle imprese. La nozione di contratto palesa, cioè, i suoi intrinseci limiti conoscitivi perché il disegno anticompetitivo impone di considerare le esternalità degli atti, il sistema delle reti, gli effetti a danno di terzi, i rapporti tra i vari soggetti del mercato. La pluralità di tutele, sganciate da ogni schema dogmaticamente precostituito nonché ragionevolmente commisurate alle concrete ripercussioni dell’illecito concorrenziale sul mercato “a valle”, l’abbandono di approcci rivolti a parcellizzare la fattispecie antitrust ed ispirati alla logica formale e procedimentale, l’erosione del diaframma tra regole di validità e regole di comportamento introducono il delicato problema dell’equilibrio tra remedies in contract e remedies in tort. Non è questione esclusiva di substantial remedies: l’interesse alla Wettbewerbsordnung, infatti, si scompone nella molteplicità di situazioni soggettive e quanto mai opportuno diviene il recupero di una giurisdizione unitaria. Non, dunque, mortificazione del private ma coesistenza con il public enforcement (a quest’ultimo demandando la realizzazione della discussa funzione punitiva), nel tentativo di disvelare il plusvalore politico dello scambio attraverso la tecnica del bilanciamento degli interessi rilevanti.

Longobucco, F. (2009). Violazione di norme antitrust e disciplina dei rimedi nella contrattazione "a valle". NAPOLI : Edizioni Scientifiche Italiane.

Violazione di norme antitrust e disciplina dei rimedi nella contrattazione "a valle"

LONGOBUCCO, FRANCESCO
2009-01-01

Abstract

Il riorientamento privatistico dell’ antitrust enforcement continentale alimenta un fecondo dibattito nella dottrina europea ed un continuo confronto con le soluzioni elaborate oltreoceano. In tale contesto, la vicenda stipulatoria dei c.dd. Folgeverträge ed il correlato problema della tutela del contraente “a valle” inducono a riflettere sulla portata applicativa dell’art. 33, comma 2, 1. n. 287 del 1990. La legislazione e la giurisprudenza comunitaria, infatti, riservano ai singoli ordinamenti municipali il còmpito del governo diretto dei rimedi. Dinanzi a tale scenario, la presente indagine fa perno sul metodo sistematico ed assiologico, valorizzando l’ambiente complesso della contrattazione, il risultato concreto dell’esercizio del potere economico delle imprese. La nozione di contratto palesa, cioè, i suoi intrinseci limiti conoscitivi perché il disegno anticompetitivo impone di considerare le esternalità degli atti, il sistema delle reti, gli effetti a danno di terzi, i rapporti tra i vari soggetti del mercato. La pluralità di tutele, sganciate da ogni schema dogmaticamente precostituito nonché ragionevolmente commisurate alle concrete ripercussioni dell’illecito concorrenziale sul mercato “a valle”, l’abbandono di approcci rivolti a parcellizzare la fattispecie antitrust ed ispirati alla logica formale e procedimentale, l’erosione del diaframma tra regole di validità e regole di comportamento introducono il delicato problema dell’equilibrio tra remedies in contract e remedies in tort. Non è questione esclusiva di substantial remedies: l’interesse alla Wettbewerbsordnung, infatti, si scompone nella molteplicità di situazioni soggettive e quanto mai opportuno diviene il recupero di una giurisdizione unitaria. Non, dunque, mortificazione del private ma coesistenza con il public enforcement (a quest’ultimo demandando la realizzazione della discussa funzione punitiva), nel tentativo di disvelare il plusvalore politico dello scambio attraverso la tecnica del bilanciamento degli interessi rilevanti.
2009
9788849517842
Longobucco, F. (2009). Violazione di norme antitrust e disciplina dei rimedi nella contrattazione "a valle". NAPOLI : Edizioni Scientifiche Italiane.
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