Il volume offre un percorso di scoperta e di confronto con il pensiero “disarmato” del principale teorico italiano della nonviolenza: Aldo Capitini. In un contesto come quello attuale, in cui vi è una profonda connessione tra guerra e sfruttamento di persone e di risorse, la prospettiva nonviolenta rappresenta una proposta propriamente pedagogica di liberazione dalle dialettiche di oppressione, per la costruzione di spazi di partecipazione politica e di una feconda cultura di pace, vale a dire una cultura in grado di preparare, sviluppare, difendere la pace. L'analisi del pensiero e delle esperienze educative di Aldo Capitini consente di ritrovare un’idea di formazione che sia attività di acquisizione di un sapere inteso, anzitutto, come “competenza per il cambiamento”: se la violenza è mezzo di conservazione sociale, l’educazione deve essere necessariamente intesa nella sua valenza di strumento di trasformazione sociale. La pedagogia si fa, così, riflessione sul possibile.
Catarci, M. (2007). Il pensiero disarmato. La pedagogia della nonviolenza di Aldo Capitini. Torino : EGA-Edizioni Gruppo Abele.
Il pensiero disarmato. La pedagogia della nonviolenza di Aldo Capitini
CATARCI, MARCO
2007-01-01
Abstract
Il volume offre un percorso di scoperta e di confronto con il pensiero “disarmato” del principale teorico italiano della nonviolenza: Aldo Capitini. In un contesto come quello attuale, in cui vi è una profonda connessione tra guerra e sfruttamento di persone e di risorse, la prospettiva nonviolenta rappresenta una proposta propriamente pedagogica di liberazione dalle dialettiche di oppressione, per la costruzione di spazi di partecipazione politica e di una feconda cultura di pace, vale a dire una cultura in grado di preparare, sviluppare, difendere la pace. L'analisi del pensiero e delle esperienze educative di Aldo Capitini consente di ritrovare un’idea di formazione che sia attività di acquisizione di un sapere inteso, anzitutto, come “competenza per il cambiamento”: se la violenza è mezzo di conservazione sociale, l’educazione deve essere necessariamente intesa nella sua valenza di strumento di trasformazione sociale. La pedagogia si fa, così, riflessione sul possibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.