A tutt’oggi lo studio dei rapporti di durata rimane, anche in ossequio all’elaborazione tedesca dei Dauerschuldverhältnisse, quasi esclusivamente confinato all’interno del diritto delle obbligazioni. Il lavoro muove da tale assunto per tentare una decostruzione e riconcettualizzazione evolutiva dei rapporti diacronici, non piú identificando il loro tratto caratteristico – com’è, finora, nella communis opinio – nel dato strutturale della solutio reiterata nel tempo e dell’estinzione progressiva dell’obbligazione, bensí individuando di volta in volta la funzione generale di durata che le diverse strutture negoziali, non necessariamente connotate dall’adempimento, consentono di realizzare. In tal modo, il classico riferirsi all’astratta causa temporis obligationis viene integrato con la valutazione del concreto interesse di durata e della meritevolezza dinamica degli interessi coinvolti. Il recupero dell’obbligazione al contenuto del contratto induce dunque a ritenere che il paradigma dei rapporti di durata costituisce soltanto un posterius dell’interpretazione in funzione dell’applicazione di uno speciale statuto normativo incentrato sul recupero degli effetti delle prestazioni/situazioni già eseguite/esaurite (tendenzialmente anche nel caso di novatio legislativa o negoziale sopravvenuta all’originario contratto). Tanto discende dall’effettiva divisibilità funzionale del regolamento, ricavata non piú in base ad un parametro meramente temporale, o desunta dalla semplice durata legale degli effetti del tipo contrattuale, ma piuttosto attraverso un criterio valutativo connesso alla frazionabilità nel tempo del risultato che le parti intendono raggiungere nell’operazione economica conclusa.

Longobucco, F. (2012). Rapporti di durata e divisibilità del regolamento contrattuale. NAPOLI : Edizioni Scientifiche Italiane.

Rapporti di durata e divisibilità del regolamento contrattuale

LONGOBUCCO, FRANCESCO
2012-01-01

Abstract

A tutt’oggi lo studio dei rapporti di durata rimane, anche in ossequio all’elaborazione tedesca dei Dauerschuldverhältnisse, quasi esclusivamente confinato all’interno del diritto delle obbligazioni. Il lavoro muove da tale assunto per tentare una decostruzione e riconcettualizzazione evolutiva dei rapporti diacronici, non piú identificando il loro tratto caratteristico – com’è, finora, nella communis opinio – nel dato strutturale della solutio reiterata nel tempo e dell’estinzione progressiva dell’obbligazione, bensí individuando di volta in volta la funzione generale di durata che le diverse strutture negoziali, non necessariamente connotate dall’adempimento, consentono di realizzare. In tal modo, il classico riferirsi all’astratta causa temporis obligationis viene integrato con la valutazione del concreto interesse di durata e della meritevolezza dinamica degli interessi coinvolti. Il recupero dell’obbligazione al contenuto del contratto induce dunque a ritenere che il paradigma dei rapporti di durata costituisce soltanto un posterius dell’interpretazione in funzione dell’applicazione di uno speciale statuto normativo incentrato sul recupero degli effetti delle prestazioni/situazioni già eseguite/esaurite (tendenzialmente anche nel caso di novatio legislativa o negoziale sopravvenuta all’originario contratto). Tanto discende dall’effettiva divisibilità funzionale del regolamento, ricavata non piú in base ad un parametro meramente temporale, o desunta dalla semplice durata legale degli effetti del tipo contrattuale, ma piuttosto attraverso un criterio valutativo connesso alla frazionabilità nel tempo del risultato che le parti intendono raggiungere nell’operazione economica conclusa.
2012
9788849524765
Longobucco, F. (2012). Rapporti di durata e divisibilità del regolamento contrattuale. NAPOLI : Edizioni Scientifiche Italiane.
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