Frutto di un quindicennio di attività sul campo, il testo avanza una proposta di inquadramento teorico generale della formazione professionale, per assestare e risanare un terreno squassato dal passaggio di masnade ostili. Da qui getta uno sguardo critico sulla situazione delle politiche educative in Italia e in Europa. Al tentativo di riflessione categoriale sull’educativo che dia spazio e chiarisca l’atteggiarsi della formazione professionale come categoria paidetica, accanto alle altre categorie, segue il tentativo di precisare gli usi terminologici di merito, necessario nella vigente babele nomenclatoria. La riflessione propriamente teorica individua nella categoria paidetica della formazione professionale un ruolo centrale nei conflitti che segnano la contemporaneità. La sviluppa poi in senso sistemico (recependo concettualizzazioni luhmanniane), vedendola, assieme al mercato del lavoro, come interfaccia tra sistema produttivo e sistema formativo. Sviluppa, a seguire, il principio dell’eguaglianza delle opportunità come eguaglianza di significato, guardandone le applicazioni ai segmenti tecnico-professionali dell’offerta formativa e le specifiche ricadute didattiche. Una lettura della situazione europea contemporanea, dopo la crisi del 2008, suggerisce il ritorno prepotente sulla scena geopolitica della Germania, che è il paese che ha inventato la Berufsbildung. L’analisi geopolitica, recepita dai dibattiti in corso, ha l’accompagnamento o il controcanto di quella dei risultati educativi, riletti in 18 anni di ricerche internazionali. Seguono riflessioni critiche sulla situazione italiana. Il lavoro di scavo non conduce a risultati definitivi, apre anzi dubbi euristici da cui scaturiscono ipotesi e programmi di ricerca. Sottopone però al dibattito pedagogico un tema troppo a lungo trascurato, e a quello degli operatori e dei decisori la sfida a ripensare criticamente concetti e schemi operativi, anche alla luce delle situazioni e dei disastri dell’ora.
Postiglione, R.M. (2011). La formazione professionale. Appunti teorici su dispositivi didattici, pratiche sociali e politiche formative. ROMA : Anicia.
La formazione professionale. Appunti teorici su dispositivi didattici, pratiche sociali e politiche formative
POSTIGLIONE, Rocco Marcello
2011-01-01
Abstract
Frutto di un quindicennio di attività sul campo, il testo avanza una proposta di inquadramento teorico generale della formazione professionale, per assestare e risanare un terreno squassato dal passaggio di masnade ostili. Da qui getta uno sguardo critico sulla situazione delle politiche educative in Italia e in Europa. Al tentativo di riflessione categoriale sull’educativo che dia spazio e chiarisca l’atteggiarsi della formazione professionale come categoria paidetica, accanto alle altre categorie, segue il tentativo di precisare gli usi terminologici di merito, necessario nella vigente babele nomenclatoria. La riflessione propriamente teorica individua nella categoria paidetica della formazione professionale un ruolo centrale nei conflitti che segnano la contemporaneità. La sviluppa poi in senso sistemico (recependo concettualizzazioni luhmanniane), vedendola, assieme al mercato del lavoro, come interfaccia tra sistema produttivo e sistema formativo. Sviluppa, a seguire, il principio dell’eguaglianza delle opportunità come eguaglianza di significato, guardandone le applicazioni ai segmenti tecnico-professionali dell’offerta formativa e le specifiche ricadute didattiche. Una lettura della situazione europea contemporanea, dopo la crisi del 2008, suggerisce il ritorno prepotente sulla scena geopolitica della Germania, che è il paese che ha inventato la Berufsbildung. L’analisi geopolitica, recepita dai dibattiti in corso, ha l’accompagnamento o il controcanto di quella dei risultati educativi, riletti in 18 anni di ricerche internazionali. Seguono riflessioni critiche sulla situazione italiana. Il lavoro di scavo non conduce a risultati definitivi, apre anzi dubbi euristici da cui scaturiscono ipotesi e programmi di ricerca. Sottopone però al dibattito pedagogico un tema troppo a lungo trascurato, e a quello degli operatori e dei decisori la sfida a ripensare criticamente concetti e schemi operativi, anche alla luce delle situazioni e dei disastri dell’ora.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.