The book discusses the common space and its different forms and conditions related to specific cultural needs and policies. Its field is obviously the city, the place par excellence for the exchange of goods, services and ideas, but also a real battleground between individual freedom and collective responsibility, between space and society. The essays herein stress the different "traditions of Modernity" deeply rooted in European city forming activity and their heritage in the framework of our urban contexts. Whereas the welfare state has to face up to the backdrop of recession in affluent societies, common space still matters. Urban form incorporates both matters related to the arrangement of spatial elements with key issues in achieving particular goals related to life experiences, as Siegfried Giedion argued over half a century ago. Regardless of architectural languages and town planning trends, practitioners’ commitment is essential to the task of interpreting life form, and giving adequate expression to it.

Il volume tratta dello spazio comune e delle sue diverse forme e modalità, correlate a specifiche istanze culturali e politiche. Il suo campo di elezione è naturalmente la città, luogo per eccellenza dello scambio di beni, servizi e idee, ma anche concreto terreno di battaglia fra libertà individuale e responsabilità collettiva, fra spazio e società. I saggi qui contenuti convergono su di una concezione del ruolo dell’urbanista e dell’architetto assai prossima a quella indicata da Siegfried Giedion oltre mezzo secolo fa: «l’impegno essenziale della professione è il compito di interpretare la forma di vita, e dare a questa una adeguata espressione». Dalle diverse “tradizioni del moderno” fortemente radicate nella prassi europea di costruzione della città alla spontanea codificazione dei non luoghi nei circuiti di fruizione urbana; dalle prime forme di suburbanizzazione alle teorie di Smart Growth negli Stati Uniti; dalle radicali politiche inglesi del Welfare State al ripiegamento attuale cui fa da sfondo una difficile congiuntura economica, la forma urbana incorpora sia questioni di organizzazione e disposizione di elementi spaziali che ritmi e registri dell’esperienza vissuta.

Palazzo, A.L., Giecillo, L. (a cura di). (2009). Territori dell'urbano. Storie e linguaggi dello spazio comune. MACERATA : Quodlibet.

Territori dell'urbano. Storie e linguaggi dello spazio comune

PALAZZO, Anna Laura;
2009-01-01

Abstract

The book discusses the common space and its different forms and conditions related to specific cultural needs and policies. Its field is obviously the city, the place par excellence for the exchange of goods, services and ideas, but also a real battleground between individual freedom and collective responsibility, between space and society. The essays herein stress the different "traditions of Modernity" deeply rooted in European city forming activity and their heritage in the framework of our urban contexts. Whereas the welfare state has to face up to the backdrop of recession in affluent societies, common space still matters. Urban form incorporates both matters related to the arrangement of spatial elements with key issues in achieving particular goals related to life experiences, as Siegfried Giedion argued over half a century ago. Regardless of architectural languages and town planning trends, practitioners’ commitment is essential to the task of interpreting life form, and giving adequate expression to it.
2009
978-88-7462-287-0
Il volume tratta dello spazio comune e delle sue diverse forme e modalità, correlate a specifiche istanze culturali e politiche. Il suo campo di elezione è naturalmente la città, luogo per eccellenza dello scambio di beni, servizi e idee, ma anche concreto terreno di battaglia fra libertà individuale e responsabilità collettiva, fra spazio e società. I saggi qui contenuti convergono su di una concezione del ruolo dell’urbanista e dell’architetto assai prossima a quella indicata da Siegfried Giedion oltre mezzo secolo fa: «l’impegno essenziale della professione è il compito di interpretare la forma di vita, e dare a questa una adeguata espressione». Dalle diverse “tradizioni del moderno” fortemente radicate nella prassi europea di costruzione della città alla spontanea codificazione dei non luoghi nei circuiti di fruizione urbana; dalle prime forme di suburbanizzazione alle teorie di Smart Growth negli Stati Uniti; dalle radicali politiche inglesi del Welfare State al ripiegamento attuale cui fa da sfondo una difficile congiuntura economica, la forma urbana incorpora sia questioni di organizzazione e disposizione di elementi spaziali che ritmi e registri dell’esperienza vissuta.
Palazzo, A.L., Giecillo, L. (a cura di). (2009). Territori dell'urbano. Storie e linguaggi dello spazio comune. MACERATA : Quodlibet.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/189863
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