L’utilizzo delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) nell’ambito della didattica ha una storia lunga e articolata che naturalmente in questa sede non è possibile percorrere. È necessario però sottolineare che il tema dell’inserimento del computer nelle pratiche educative ha costituito un campo di dibattito assai vasto e controverso fin dagli anni ’70 del secolo scorso, dibattito nel quale si sono affrontati, con ragioni quasi sempre sostanziate dall’esperienza, i detrattori e i sostenitori di questa innovazione. A partire dall’uso delle macchine per insegnare progettate in ambito comportamentistico, le tecnologie sono entrate con sempre maggiore forza nella vita scolastica e accademica dei paesi industrializzati, fino ad arrivare all’uso del personal computer (pc) che, soprattutto con l’avvento della banda larga (fine anni ’90), ha consentito un utilizzo veloce e diffuso di Internet. Inoltre nell’ultimo decennio si è assisto ad una sostanziale ramificazione del pc nei cosiddetti dispositivi mobile (quali smartphon, tablet, etc) che consentono una connessione continua ed easy/facile alla rete. Anche grazie alla enorme disponibilità di servizi open source/gratuiti offerti dal web/rete internet (piattaforme, sistemi operativi, programmi, etc) sembra che oggi vi siano tutte le premesse affinchè nelle scuole, a livello locale, ciascun docente possa progettare interventi educativi utilizzando le TIC, modellandoli nell’ottica dell’individualizzazione e nello stesso tempo rivolgendoli al potenziamento delle attività di cooperazione online.
LA ROCCA, C., Margottini, M. (2014). La didattica digitale.
La didattica digitale
LA ROCCA, CONCETTA;MARGOTTINI, Massimo
2014-01-01
Abstract
L’utilizzo delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) nell’ambito della didattica ha una storia lunga e articolata che naturalmente in questa sede non è possibile percorrere. È necessario però sottolineare che il tema dell’inserimento del computer nelle pratiche educative ha costituito un campo di dibattito assai vasto e controverso fin dagli anni ’70 del secolo scorso, dibattito nel quale si sono affrontati, con ragioni quasi sempre sostanziate dall’esperienza, i detrattori e i sostenitori di questa innovazione. A partire dall’uso delle macchine per insegnare progettate in ambito comportamentistico, le tecnologie sono entrate con sempre maggiore forza nella vita scolastica e accademica dei paesi industrializzati, fino ad arrivare all’uso del personal computer (pc) che, soprattutto con l’avvento della banda larga (fine anni ’90), ha consentito un utilizzo veloce e diffuso di Internet. Inoltre nell’ultimo decennio si è assisto ad una sostanziale ramificazione del pc nei cosiddetti dispositivi mobile (quali smartphon, tablet, etc) che consentono una connessione continua ed easy/facile alla rete. Anche grazie alla enorme disponibilità di servizi open source/gratuiti offerti dal web/rete internet (piattaforme, sistemi operativi, programmi, etc) sembra che oggi vi siano tutte le premesse affinchè nelle scuole, a livello locale, ciascun docente possa progettare interventi educativi utilizzando le TIC, modellandoli nell’ottica dell’individualizzazione e nello stesso tempo rivolgendoli al potenziamento delle attività di cooperazione online.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.