Il presente volume raccoglie i contributi di alcuni esperti nel ricco e delicato campo della musicoterapia e della danzaterapia che, pur così diverse tra loro, per la loro complementarità non possono non venire analizzate congiuntamente. Dalla lettura di questi contributi, frutto di anni di ricerche, di riflessioni e di esperienze, due convinzioni sembrano essere confermate: la ricchezza inesauribile per la crescita e la maturazione della persona di queste forme espressive e la incompiutezza, allo stato attuale, della loro esplorazione. La musica e la danza esistono da sempre e hanno accompagnato l'uomo dalle sue origini al punto che le loro radici sono intrecciate con la sua storia. Musica e danza hanno contrassegnato i momenti importanti della vita umana ed hanno assunto di volta in volta significati diversi per dare espressione ai sentimenti, maggior chiarezza ai gesti, linguaggio al corpo, significato espressivo ai suoni e ai movimenti. Musica e danza si presentano, dunque, fra le forme espressive e comunicative più ricche di storia e, forse proprio per questa "familiarità" e per questa antica presenza, la loro forza è rimasta in parte implicita, sottintesa. Non mancano naturalmente ricerche e studi approfonditi per far luce sul potenziale valore di questo patrimonio: ma musica e danza, quando entrano nel campo della psicoterapia, conservano la loro identità poliedrica, diffusiva e difficilmente possono essere confrontate con le abituali metodiche utilizzate dalle diverse scuole di psicoterapia. Si presentano infatti non come "tecniche" da utilizzare ma come linguaggi autonomi, completi, sempre in evoluzione ma solo per raggiungere la "loro" perfezione. Questo non significa che musica e danza siano "fine a se stesse" e non possano avere anche finalità secondarie per far ottenere specifici risultati modificanti, "terapeutici” per quanti le utilizzano o le producono. La gamma delle possibilità è, dunque, sconfinata e il loro fascino ne costituisce la ricchezza e insieme il limite nel senso che essendo esperienze "coinvolgenti" si corre il rischio di aspettarsi dal loro incontro un risultato garantito, automatico, legato al loro semplice utilizzo. E invece il "risultato" rimane imprevedibile e - proprio in virtù della magia del loro fascino - a volte perfino ingovernabile. Le riflessioni e le esperienze che in questo volume vengono presentate, sia per la musicoterapia sia per la danzaterapia, non sono solo una testimonianza significativa ma consentono anche una chiarificazione concettuale capace di riflettersi in campo pratico per garantire sicurezza operativa. La prima parte del lavoro è dedicata alla musicoterapia. Viene affrontato il tema della programmazione per gli allievi disabili (A.M.Favorini); la musicoterapia è vista in rapporto allo sviluppo della persona (B.De Angelis), nella esperienza dei compositori (L. De Angelis) e nella integrazione scolastica (P.Pecoraro);la musica viene infine analizzata come occasione di formazione e di espressione della persona umana (F.A.Mirenzi) e come opportunità per favorire il diritto allo studio (A. Vita). La seconda parte del volume affronta il tema della danzaterapia con particolare riferimento all'arte del movimento (N.Sacco), alla "danza del cuore" (V. Soana) e alla sua dimensione creativa ed educativo-speciale (F. Bocci). -

Favorini, A.M. (a cura di). (2004). MUSICOTERAPIA E DANZATERAPIA. DISABILITA' ED ESPERIENZE DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA, pp. 167. MILANO : FrancoAngeli.

MUSICOTERAPIA E DANZATERAPIA. DISABILITA' ED ESPERIENZE DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA, pp. 167

FAVORINI, Anna Maria
2004-01-01

Abstract

Il presente volume raccoglie i contributi di alcuni esperti nel ricco e delicato campo della musicoterapia e della danzaterapia che, pur così diverse tra loro, per la loro complementarità non possono non venire analizzate congiuntamente. Dalla lettura di questi contributi, frutto di anni di ricerche, di riflessioni e di esperienze, due convinzioni sembrano essere confermate: la ricchezza inesauribile per la crescita e la maturazione della persona di queste forme espressive e la incompiutezza, allo stato attuale, della loro esplorazione. La musica e la danza esistono da sempre e hanno accompagnato l'uomo dalle sue origini al punto che le loro radici sono intrecciate con la sua storia. Musica e danza hanno contrassegnato i momenti importanti della vita umana ed hanno assunto di volta in volta significati diversi per dare espressione ai sentimenti, maggior chiarezza ai gesti, linguaggio al corpo, significato espressivo ai suoni e ai movimenti. Musica e danza si presentano, dunque, fra le forme espressive e comunicative più ricche di storia e, forse proprio per questa "familiarità" e per questa antica presenza, la loro forza è rimasta in parte implicita, sottintesa. Non mancano naturalmente ricerche e studi approfonditi per far luce sul potenziale valore di questo patrimonio: ma musica e danza, quando entrano nel campo della psicoterapia, conservano la loro identità poliedrica, diffusiva e difficilmente possono essere confrontate con le abituali metodiche utilizzate dalle diverse scuole di psicoterapia. Si presentano infatti non come "tecniche" da utilizzare ma come linguaggi autonomi, completi, sempre in evoluzione ma solo per raggiungere la "loro" perfezione. Questo non significa che musica e danza siano "fine a se stesse" e non possano avere anche finalità secondarie per far ottenere specifici risultati modificanti, "terapeutici” per quanti le utilizzano o le producono. La gamma delle possibilità è, dunque, sconfinata e il loro fascino ne costituisce la ricchezza e insieme il limite nel senso che essendo esperienze "coinvolgenti" si corre il rischio di aspettarsi dal loro incontro un risultato garantito, automatico, legato al loro semplice utilizzo. E invece il "risultato" rimane imprevedibile e - proprio in virtù della magia del loro fascino - a volte perfino ingovernabile. Le riflessioni e le esperienze che in questo volume vengono presentate, sia per la musicoterapia sia per la danzaterapia, non sono solo una testimonianza significativa ma consentono anche una chiarificazione concettuale capace di riflettersi in campo pratico per garantire sicurezza operativa. La prima parte del lavoro è dedicata alla musicoterapia. Viene affrontato il tema della programmazione per gli allievi disabili (A.M.Favorini); la musicoterapia è vista in rapporto allo sviluppo della persona (B.De Angelis), nella esperienza dei compositori (L. De Angelis) e nella integrazione scolastica (P.Pecoraro);la musica viene infine analizzata come occasione di formazione e di espressione della persona umana (F.A.Mirenzi) e come opportunità per favorire il diritto allo studio (A. Vita). La seconda parte del volume affronta il tema della danzaterapia con particolare riferimento all'arte del movimento (N.Sacco), alla "danza del cuore" (V. Soana) e alla sua dimensione creativa ed educativo-speciale (F. Bocci). -
2004
88-464-5851-6
Favorini, A.M. (a cura di). (2004). MUSICOTERAPIA E DANZATERAPIA. DISABILITA' ED ESPERIENZE DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA, pp. 167. MILANO : FrancoAngeli.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/191724
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