L'Atlante raffigura attraverso mappe, carte tematiche, schemi interpretativi e testi, lo stato del Lazio in una particolare congiuntura: il culmine del processo metropolitano che porta all’estremo la riorganizzazione delle relazioni tra parti di territorio e attività e, forse per la prima volta, giunge a insidiare la tradizionale prevalenza della capitale rispetto agli altri ambiti territoriali. Un Lazio metropolitano, dunque? Da un certo punto di vista, sicuramente sì, perché la diffusione metropolitana ha investito tutta la regione, alterando definitivamente i rapporti tra città e campagna, tra capitale e provincia, tra centri maggiori e minori. Certo, oggi ha senso parlare del Lazio come di uno spazio denso di relazioni, che uniscono la capitale e il resto della regione più di quanto non li dividano. Inoltre, l’Atlante indica alcuni scenari di trasformazione dell’organizzazione territoriale. Gli scenari sono costruiti incrociando i diversi materiali di studio raccolti in precedenza: sovrapponendo le stratificazioni ambientali, gli schemi di assetto geografico, le dinamiche socio-economiche, si ottiene una griglia di possibilità dentro le quali si configurano insiemi di ptenziali politiche. L’Atlante esplora così il gioco delle “immagini interpretative” dal punto di vista dei molti aspetti che le preoccupazioni territoriali, ambientali e paesaggistiche mettono in gioco; e cerca di leggerne i nessi con le azioni politiche, attuali e potenziali. Uno sforzo che pare comunque utile a sollecitare una ripresa della discontinua attenzione che questa regione presta alle trasformazioni del suo territorio. A questo scopo, l’Atlante non compie operazioni definitive. Più che suggerire analisi conclusive, si presenta come un più modesto strumento di lavoro, e offre un compendio di carte (frutto di analisi elaborate in varie occasioni) e di schemi interpretativi. Il lavoro offre materiale di riflessione su tre linee: - la rappresentazione delle maggiori componenti del paesaggio e del sistema insediativo a scala regionale, nonché dell’urbanizzato e delle forme degli insediamenti, ricostruita dal confronto tra fonti cartografiche e documentarie diverse (tra cui soprattutto la carta tecnica regionale) 2 ; - l’analisi delle fonti statistiche censuarie, in particolare del censimento del 2001 ma non solo, allo scopo di elaborare una “geografia” sociale dei comuni del Lazio (l’ipotesi è che l’incrocio dei “paesaggi” sociali così risultanti con la morfologia insediativa consente considerazioni più approfondite sui sistemi insediativi locali) 3; - l’analisi critica, infine, dei documenti di piano, finalizzata a identificare gli orientamenti delle politiche territoriali promosse da soggetti diversi alle appropriate scale territoriali.

Cremaschi, M. (a cura di). (2010). Atlante e scenari del Lazio Metropolitano. FIRENZE : Alinea Editrice.

Atlante e scenari del Lazio Metropolitano

CREMASCHI, Marco
2010-01-01

Abstract

L'Atlante raffigura attraverso mappe, carte tematiche, schemi interpretativi e testi, lo stato del Lazio in una particolare congiuntura: il culmine del processo metropolitano che porta all’estremo la riorganizzazione delle relazioni tra parti di territorio e attività e, forse per la prima volta, giunge a insidiare la tradizionale prevalenza della capitale rispetto agli altri ambiti territoriali. Un Lazio metropolitano, dunque? Da un certo punto di vista, sicuramente sì, perché la diffusione metropolitana ha investito tutta la regione, alterando definitivamente i rapporti tra città e campagna, tra capitale e provincia, tra centri maggiori e minori. Certo, oggi ha senso parlare del Lazio come di uno spazio denso di relazioni, che uniscono la capitale e il resto della regione più di quanto non li dividano. Inoltre, l’Atlante indica alcuni scenari di trasformazione dell’organizzazione territoriale. Gli scenari sono costruiti incrociando i diversi materiali di studio raccolti in precedenza: sovrapponendo le stratificazioni ambientali, gli schemi di assetto geografico, le dinamiche socio-economiche, si ottiene una griglia di possibilità dentro le quali si configurano insiemi di ptenziali politiche. L’Atlante esplora così il gioco delle “immagini interpretative” dal punto di vista dei molti aspetti che le preoccupazioni territoriali, ambientali e paesaggistiche mettono in gioco; e cerca di leggerne i nessi con le azioni politiche, attuali e potenziali. Uno sforzo che pare comunque utile a sollecitare una ripresa della discontinua attenzione che questa regione presta alle trasformazioni del suo territorio. A questo scopo, l’Atlante non compie operazioni definitive. Più che suggerire analisi conclusive, si presenta come un più modesto strumento di lavoro, e offre un compendio di carte (frutto di analisi elaborate in varie occasioni) e di schemi interpretativi. Il lavoro offre materiale di riflessione su tre linee: - la rappresentazione delle maggiori componenti del paesaggio e del sistema insediativo a scala regionale, nonché dell’urbanizzato e delle forme degli insediamenti, ricostruita dal confronto tra fonti cartografiche e documentarie diverse (tra cui soprattutto la carta tecnica regionale) 2 ; - l’analisi delle fonti statistiche censuarie, in particolare del censimento del 2001 ma non solo, allo scopo di elaborare una “geografia” sociale dei comuni del Lazio (l’ipotesi è che l’incrocio dei “paesaggi” sociali così risultanti con la morfologia insediativa consente considerazioni più approfondite sui sistemi insediativi locali) 3; - l’analisi critica, infine, dei documenti di piano, finalizzata a identificare gli orientamenti delle politiche territoriali promosse da soggetti diversi alle appropriate scale territoriali.
2010
978-88-6055-489-5
Cremaschi, M. (a cura di). (2010). Atlante e scenari del Lazio Metropolitano. FIRENZE : Alinea Editrice.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/192646
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