"Novellae constitutiones". L'ultima legislazione di Giustiniano tra Oriente e Occidente da Triboniano a Savigny

Negli ultimi decenni, dopo essere rimasti a lungo adagiati sui risultati cui era approdata la storiografia ottocentesca quasi che le Novellae di Giustiniano avessero perso ogni attrativa, gli studiosi sembrano aver ritrovato interesse per quella legislazione. I problemi che ancora investono le costituzioni 'post Codicem' appaiono in effetti ampi e complessi e riguardano, come si sarebbe detto un tempo, sia la loro storia 'interna' (si pensi all'iterazione dei provvedimenti, al loro raccordo con gli altri testi della compilazione, alla loro effettività e capacità di penetrazione nella variegata società tardo imperiale, alla recezione delle stesse norme nella legislazione canonica ...) che quella 'esterna' (come l'emissione di più e differenti originali, la composizione di raccolte, la traduzione ed epitomazione dei testi, le diverse tradizioni in Oriente e in Occidente ...). Così, chi intenda oggi svolgere indagini sull'ultima legislazione di Giustiniano, nel mentre vede incrinarsi alcune posizionei raggiunte dalla precedente storiografia, percepisce sempre più evidente la necessità di un approccio interdisciplinare. E' con questa consapevolezza e in questa prospettiva che si è pensato di organizzare un convegno internazionale chiamando a partecipare studiosi di diversa provenienza ed estrazione, tutti però accomunati dall'aver condotto ricerche specifiche su questo o quel profilo della legislazione novellare. Gli atti di quel convegno svoltosi a Teramo nel 2009, sono raccolti in questo volume[...]