Il contributo indaga alcune delle opere "bizantine" di Pisanello e Piero della Francesca, evidenziando il debito iconografico del secondo nei confronti del primo. Pisanello fu infatti l'unico artista italiano ammesso alla presenza del basileus Giovanni VIII, durante il Concilio di Ferrara, per ritrarlo ufficialmente in una medaglia e forse, secondo gli intenti originari, anche in un dipinto. L’artista eseguì un'accurata serie di schizzi, oggi parzialmente conservati, raffiguranti non solo il basileus in vari atteggiamenti e abbigliamenti e con vari copricapi, ma anche lo speciale cavallo (riconoscibile per il taglio delle narici) che questi montava a Ferrara, dopo averlo acquistato da un possidente russo presente al concilio. Inoltre, appare raffigurato negli schizzi anche un giovane dignitario ecclesiastico del suo seguito – forse Bessarione. Fu presumibilmente dagli schizzi (che la data d’arrivo della delegazione russa al concilio permette di considerare eseguiti a Ferrara nell’agosto 1438) e certamente dalla medaglia (che l'analisi storico-iconografica permette di attribuire anch’essa, quanto meno nella sua concezione, alla fase ferrarese del concilio), che Piero derivò, vent’anni dopo, i modelli di bizantini che ricorrono sia nel Ciclo di Arezzo, sia, e soprattutto, nella Flagellazione di Urbino.

Ronchey, S. (2007). Piero, Pisanello e i bizantini al concilio di Ferrara-Firenze, 13-19.

Piero, Pisanello e i bizantini al concilio di Ferrara-Firenze

RONCHEY, SILVIA
2007-01-01

Abstract

Il contributo indaga alcune delle opere "bizantine" di Pisanello e Piero della Francesca, evidenziando il debito iconografico del secondo nei confronti del primo. Pisanello fu infatti l'unico artista italiano ammesso alla presenza del basileus Giovanni VIII, durante il Concilio di Ferrara, per ritrarlo ufficialmente in una medaglia e forse, secondo gli intenti originari, anche in un dipinto. L’artista eseguì un'accurata serie di schizzi, oggi parzialmente conservati, raffiguranti non solo il basileus in vari atteggiamenti e abbigliamenti e con vari copricapi, ma anche lo speciale cavallo (riconoscibile per il taglio delle narici) che questi montava a Ferrara, dopo averlo acquistato da un possidente russo presente al concilio. Inoltre, appare raffigurato negli schizzi anche un giovane dignitario ecclesiastico del suo seguito – forse Bessarione. Fu presumibilmente dagli schizzi (che la data d’arrivo della delegazione russa al concilio permette di considerare eseguiti a Ferrara nell’agosto 1438) e certamente dalla medaglia (che l'analisi storico-iconografica permette di attribuire anch’essa, quanto meno nella sua concezione, alla fase ferrarese del concilio), che Piero derivò, vent’anni dopo, i modelli di bizantini che ricorrono sia nel Ciclo di Arezzo, sia, e soprattutto, nella Flagellazione di Urbino.
2007
9788861301368
Ronchey, S. (2007). Piero, Pisanello e i bizantini al concilio di Ferrara-Firenze, 13-19.
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