Il volume inaugura la serie ‘Le Origini e il Trecento’ degli ‘Autografi dei letterati italiani’. Raccoglie schede monografiche dedicate alle carte autografe di venticinque letterati italiani attivi nei secoli XIII e XIV. Sono compresi in questo primo tomo san Francesco, alcuni esponenti della scuola poetica siciliana (Giacomo da Lentini e Mazzeo di Ricco) e siculo-toscana (Bonagiunta da Lucca), i primi commentatori danteschi (Iacomo della Lana, Alberico da Rosciate e Andrea Lancia), insieme a Niccolò de’ Rossi, Giovanni Sercambi, Antonio Pucci, Filippo Villani, fino ad arrivare a personalità del preumanesimo come Lovato Lovati; ma sono presenti anche figure cui è stato dato finora poco spazio dagli storici della letteratura, come ad esempio Francesco Pipino (traduttore del Milione di Marco Polo). Particolare spazio è riservato a Giovanni Boccaccio; il corpus di autografi boccacciani, esaminato con attenzione anche ai disegni di mano del Certaldese, è stato interamente ridefinito con significative revisioni sia sul versante delle attribuzioni sia su quello delle datazioni. Figurano infine in questo primo tomo figure legate e a intellettuali della cerchia culturale di Boccaccio (come Zanobi da Strada e Domenico Silvestri) e altri letterati (come Alberto della Piagentina, Matteo Bellebuoni, Giovanni Cavallini, Giovanni Conversini, Pier de ’Crescenzi, Adriano de’ Rossi, Niccolò Lanfreducci, Neri Landoccio Pagliaresi, Ubaldo di Sebastiano da Gubbio). Il volume si apre con l’introduzione dei tre curatori. Seguono le schede, realizzate in collaborazione diversi studiosi appartenenti a vari ambiti disciplinari (filologi italiani e romanzi, storici della letteratura e della lingua italiana, paleografi). Ogni scheda si apre con un’introduzione ai manoscritti del singolo letterato, seguita da un elenco di tutti i suoi autografi noti (di cui viene data una descrizione essenziale con principali riferimenti bibliografici), con due sezioni autonome dedicate ai postillati e gli autografi di dubbia attribuzione; sono accompagnate da un ampio dossier di immagini, commentato da una nota paleografica, con cui vengono illustrate le caratteristiche della scrittura e le abitudini grafiche di ogni autore e la loro evoluzione nel corso del tempo.
Fiorilla, M. (a cura di). (2013). Autografi dei Letterati italiani. Le Origini e il Trecento. ROMA : Salerno Editrice.
Autografi dei Letterati italiani. Le Origini e il Trecento
FIORILLA, Maurizio
2013-01-01
Abstract
Il volume inaugura la serie ‘Le Origini e il Trecento’ degli ‘Autografi dei letterati italiani’. Raccoglie schede monografiche dedicate alle carte autografe di venticinque letterati italiani attivi nei secoli XIII e XIV. Sono compresi in questo primo tomo san Francesco, alcuni esponenti della scuola poetica siciliana (Giacomo da Lentini e Mazzeo di Ricco) e siculo-toscana (Bonagiunta da Lucca), i primi commentatori danteschi (Iacomo della Lana, Alberico da Rosciate e Andrea Lancia), insieme a Niccolò de’ Rossi, Giovanni Sercambi, Antonio Pucci, Filippo Villani, fino ad arrivare a personalità del preumanesimo come Lovato Lovati; ma sono presenti anche figure cui è stato dato finora poco spazio dagli storici della letteratura, come ad esempio Francesco Pipino (traduttore del Milione di Marco Polo). Particolare spazio è riservato a Giovanni Boccaccio; il corpus di autografi boccacciani, esaminato con attenzione anche ai disegni di mano del Certaldese, è stato interamente ridefinito con significative revisioni sia sul versante delle attribuzioni sia su quello delle datazioni. Figurano infine in questo primo tomo figure legate e a intellettuali della cerchia culturale di Boccaccio (come Zanobi da Strada e Domenico Silvestri) e altri letterati (come Alberto della Piagentina, Matteo Bellebuoni, Giovanni Cavallini, Giovanni Conversini, Pier de ’Crescenzi, Adriano de’ Rossi, Niccolò Lanfreducci, Neri Landoccio Pagliaresi, Ubaldo di Sebastiano da Gubbio). Il volume si apre con l’introduzione dei tre curatori. Seguono le schede, realizzate in collaborazione diversi studiosi appartenenti a vari ambiti disciplinari (filologi italiani e romanzi, storici della letteratura e della lingua italiana, paleografi). Ogni scheda si apre con un’introduzione ai manoscritti del singolo letterato, seguita da un elenco di tutti i suoi autografi noti (di cui viene data una descrizione essenziale con principali riferimenti bibliografici), con due sezioni autonome dedicate ai postillati e gli autografi di dubbia attribuzione; sono accompagnate da un ampio dossier di immagini, commentato da una nota paleografica, con cui vengono illustrate le caratteristiche della scrittura e le abitudini grafiche di ogni autore e la loro evoluzione nel corso del tempo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.