Opere

Il volume presenta, adeguatamente introdotti e annotati da Germana Ernst, sedici testi di Tommaso Campanella, distribuiti in tre sezioni (scritti autobiografici e letterari, filosofia e natura, scritti politici), offrendo una significativa testimonianza della ricchezza e della varietà della produzione letteraria e filosofica - vastissima, ma ancora scarsamente conosciuta nel suo insieme - di Tommaso Campanella, uno degli autori più rappresentativi di un momento culturale complesso, in cui confluiscono e si intrecciano tematiche tardo-rinascimentali, controriformistiche e annunciatrici della nuova scienza. Insieme con opere famose, quali la Scelta di alcune poesie filosofiche, l’Apologia per Galileo e la Città del Sole, nel volume vengono riproposti testi fondamentali quali il Del senso delle cose e della magia, non più ristampato dopo l’edizione a cura di Antonio Bruers del 1925, e la Monarchia di Spagna, solo recentemente edita nella sua stesura originaria, depurata delle interpolazioni tratte dalla Ragion di stato di Giovanni Botero, che ne alteravano il dettato in tutte le edizioni a stampa. Altri scritti (e quelli latini sono accompagnati, nella maggior parte dei casi per la prima volta, da traduzioni italiane) risultano di grande interesse per la biografia dell’autore (una scelta di Lettere, il Syntagma de libris propriis), o per curiose vicende legate alle polemiche sull’astrologia, che videro coinvolto anche papa Urbano VIII (il De fato siderali vitando e il relativo Apologeticus). La folta sezione politica conclusiva, infine, con i nove testi presentati, illustra i momenti più rilevanti di una riflessione che accompagnò l’intero arco della biografia intellettuale dell’autore, dagli anni giovanili a quelli tardi del periodo francese.