I testi qui tradotti, introdotti e annotati sono una scelta delle tormentate poesie che il settanduenne Hardy prese a scrivere dopo la morte, nel 1912, della prima moglie, Emma Lavinia Gifford, al termine di un matrimonio in larga misura infelice. Con queste poesie (che sono circa un centinaio, più di un decimo della sua intera produzione) il vecchio Hardy, ha scritto Brodskij, “ridefinisce il genere dell’elegia funebre e insieme quello della poesia d’amore”. Per Montale esse sono “una delle vette della poesia moderna, e non di quella poesia vittoriana alla quale si sarebbe tentati di ascrivere un poeta già operante nel 1870.”

Sacerdoti, G. (2010). Poesie per Emma, 1-207.

Poesie per Emma

SACERDOTI, Gilberto
2010-01-01

Abstract

I testi qui tradotti, introdotti e annotati sono una scelta delle tormentate poesie che il settanduenne Hardy prese a scrivere dopo la morte, nel 1912, della prima moglie, Emma Lavinia Gifford, al termine di un matrimonio in larga misura infelice. Con queste poesie (che sono circa un centinaio, più di un decimo della sua intera produzione) il vecchio Hardy, ha scritto Brodskij, “ridefinisce il genere dell’elegia funebre e insieme quello della poesia d’amore”. Per Montale esse sono “una delle vette della poesia moderna, e non di quella poesia vittoriana alla quale si sarebbe tentati di ascrivere un poeta già operante nel 1870.”
2010
9788831799911
Sacerdoti, G. (2010). Poesie per Emma, 1-207.
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