In questa risposta vivacemente provocatoria ai motivi della crisi dell’educazione, Neil Postman, autore di L’insegnamento come attività sovversiva, torna sul tema centrale di quel volume. Partendo dalla considerazione del fatto che l’istruzione è oggi un’attività spesso realizzata con superficialità, un esercizio meccanico, egli dimostra con straordinaria chiarezza che abbiamo perso di vista il valore e la sostanza propri dell’apprendimento e propone di recuperarli prima che sia troppo tardi. Postman descrive i luoghi dell’istruzione statunitensi in uno dei primi scorci del secolo scorso, quando si sapeva di che cosa la scuola dovesse occuparsi - creare una cultura coerente, stabile, unificante per persone di tradizioni, lingua e religioni diverse. In quel periodo le scuole si proponevano di offrire a cittadini vecchi e nuovi l’opportunità di avvertire un comune attaccamento alla storia e al futuro dell’America, alla sua promessa di libertà. Esistevano delle narrazioni che gli studenti potevano cogliere, e, fra le altre, le grandi storie della democrazia e della partecipazione civile. Si trattava di narrazioni nate da temi e principi pressoché universali - l’integrità della famiglia, la riservatezza, la responsabilità sociale, l’identificazione - e dai tratti distintivi dell’ideale statunitense dell’uguaglianza sociale. Postman cerca poi di proporre soluzioni proprio mentre provoca al dibattito, ed offre una ridefinizione dei fini dell’educazione.
Piccione, V.A. (1997). The end of education. Redifining the value of school, 1-176.
The end of education. Redifining the value of school
PICCIONE, Vincenzo Antonio
1997-01-01
Abstract
In questa risposta vivacemente provocatoria ai motivi della crisi dell’educazione, Neil Postman, autore di L’insegnamento come attività sovversiva, torna sul tema centrale di quel volume. Partendo dalla considerazione del fatto che l’istruzione è oggi un’attività spesso realizzata con superficialità, un esercizio meccanico, egli dimostra con straordinaria chiarezza che abbiamo perso di vista il valore e la sostanza propri dell’apprendimento e propone di recuperarli prima che sia troppo tardi. Postman descrive i luoghi dell’istruzione statunitensi in uno dei primi scorci del secolo scorso, quando si sapeva di che cosa la scuola dovesse occuparsi - creare una cultura coerente, stabile, unificante per persone di tradizioni, lingua e religioni diverse. In quel periodo le scuole si proponevano di offrire a cittadini vecchi e nuovi l’opportunità di avvertire un comune attaccamento alla storia e al futuro dell’America, alla sua promessa di libertà. Esistevano delle narrazioni che gli studenti potevano cogliere, e, fra le altre, le grandi storie della democrazia e della partecipazione civile. Si trattava di narrazioni nate da temi e principi pressoché universali - l’integrità della famiglia, la riservatezza, la responsabilità sociale, l’identificazione - e dai tratti distintivi dell’ideale statunitense dell’uguaglianza sociale. Postman cerca poi di proporre soluzioni proprio mentre provoca al dibattito, ed offre una ridefinizione dei fini dell’educazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.