L'opera presenta le vicende storico-istituzionali delle biblioteche italiane a partire dall'unificazione nazionale fino ai nostri giorni. Partendo dalla visione post-risorgimentale di una 'eredità nazionale' in campo culturale e specificamente in quello librario, vengono delineati i risultati della vasta attività regolamentare concernente le biblioteche pubbliche statali che trova svolgimento tra il 1869 e il 1885 ed è percorsa da spinte contraddittorie, volte da un lato all'attribuzione di una maggiore efficienza al sistema bibliotecario italiano, dominate dall'altro dai condizionamenti di un 'centralismo debole'. Viene successivamente esaminato l'esito derivante per l'organizzazione bibliotecaria complessiva dall'introduzione di un marcato dualismo tra 'biblioteche popolari' e biblioteche statali di cultura, già presente in età giolittiana e rafforzato in periodo fascista. Per il periodo successivo alla Costituzione repubblicana, vengono ripercorse da un lato le vicende dei 'beni culturali' e del relativo Ministero nella cui orbita vengono inserite le biblioteche pubbliche statali, dall'altro quelle relative all'affermazione e ai problematici sviluppi dell'autonomia regionale per quanto riguarda le biblioteche di enti locali.La seconda parte del volume tratta di alcune realizzazioni particolari, come quelle relative al deposito legale, a SBN (con un saggio di Claudio Leombroni), al sistema bibliotecario delle Università (saggio di Graziano Ruffini) e agli sviluppi della riflessione scientifica italiana in campo bibliotecario (saggio di Giovanna Granata).
Traniello, P. (2002). Storia delle biblioteche in Italia: dall'Unità ad oggi. Con scritti di G. Granata, C. Leombroni, G. Ruffini.. Bologna : Il Mulino.
Storia delle biblioteche in Italia: dall'Unità ad oggi. Con scritti di G. Granata, C. Leombroni, G. Ruffini.
TRANIELLO, PAOLO
2002-01-01
Abstract
L'opera presenta le vicende storico-istituzionali delle biblioteche italiane a partire dall'unificazione nazionale fino ai nostri giorni. Partendo dalla visione post-risorgimentale di una 'eredità nazionale' in campo culturale e specificamente in quello librario, vengono delineati i risultati della vasta attività regolamentare concernente le biblioteche pubbliche statali che trova svolgimento tra il 1869 e il 1885 ed è percorsa da spinte contraddittorie, volte da un lato all'attribuzione di una maggiore efficienza al sistema bibliotecario italiano, dominate dall'altro dai condizionamenti di un 'centralismo debole'. Viene successivamente esaminato l'esito derivante per l'organizzazione bibliotecaria complessiva dall'introduzione di un marcato dualismo tra 'biblioteche popolari' e biblioteche statali di cultura, già presente in età giolittiana e rafforzato in periodo fascista. Per il periodo successivo alla Costituzione repubblicana, vengono ripercorse da un lato le vicende dei 'beni culturali' e del relativo Ministero nella cui orbita vengono inserite le biblioteche pubbliche statali, dall'altro quelle relative all'affermazione e ai problematici sviluppi dell'autonomia regionale per quanto riguarda le biblioteche di enti locali.La seconda parte del volume tratta di alcune realizzazioni particolari, come quelle relative al deposito legale, a SBN (con un saggio di Claudio Leombroni), al sistema bibliotecario delle Università (saggio di Graziano Ruffini) e agli sviluppi della riflessione scientifica italiana in campo bibliotecario (saggio di Giovanna Granata).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.