La prima parte di questo libro tratta del disegno considerato un linguaggio con le sue regole grammaticali e sintattiche e legato, in modo imprescindibile, al progetto d'architettura. Vengono presi in esame alcuni disegni di architettura del XX secolo con particolare attenzione agli "schizzi di riferimento" di Louis I. Kahn, agli "schizzi preparatori" di James Stirling ed a quelli di Frank O. Gehry come parabola di progressivo distacco dal Movimento Moderno. Il saggio si chiude presentando le testimonianze grafiche di tre architetti romani contemporanei formatisi nella cultura del secondo dopoguerra come esempi di una produzione di discontinuità rispetto a quella del Movimento Moderno ma, in qualche misura, di continuità con la grande tradizione italiana del disegno d'architettura.Il secondo saggio tratta del graphic design e delle sue applicazioni: manifesto, marchio grafico e immagine coordinata. È presa in considerazione la nascita del poster moderno alla fine dell'Ottocento, con l'applicazione della litografia. Da un lato, il tipografo ne è il diretto progenitore come tecnico e cultore dell'arte della stampa, dall'altro lato, invece, è il pittore da considerarsi il padre del manifesto in quanto spirito orientato verso una maggiore libertà espressiva e una ricerca di valori cromatici e compositivi. La progettazione grafica si estende a vari stampati editoriali (copertine di riviste, cartoline illustrate, locandine) ed alla grafica commerciale; l'applicazione in questo settore è molto vasta ed include il progetto del marchio grafico e dell'immagine coordinata. Oggi la comunicazione e la rappresentazione di eventi e di prodotti merceologici ha un ruolo così importante che si potrebbe affermare che, all'interno dei meccanismi comunicativi della società contemporanea, esista prima l'immagine e poi il prodotto.
Grutter, G. (2006). Disegno e immagine. Roma : Edizioni Kappa.
Disegno e immagine
GRUTTER, Gisella
2006-01-01
Abstract
La prima parte di questo libro tratta del disegno considerato un linguaggio con le sue regole grammaticali e sintattiche e legato, in modo imprescindibile, al progetto d'architettura. Vengono presi in esame alcuni disegni di architettura del XX secolo con particolare attenzione agli "schizzi di riferimento" di Louis I. Kahn, agli "schizzi preparatori" di James Stirling ed a quelli di Frank O. Gehry come parabola di progressivo distacco dal Movimento Moderno. Il saggio si chiude presentando le testimonianze grafiche di tre architetti romani contemporanei formatisi nella cultura del secondo dopoguerra come esempi di una produzione di discontinuità rispetto a quella del Movimento Moderno ma, in qualche misura, di continuità con la grande tradizione italiana del disegno d'architettura.Il secondo saggio tratta del graphic design e delle sue applicazioni: manifesto, marchio grafico e immagine coordinata. È presa in considerazione la nascita del poster moderno alla fine dell'Ottocento, con l'applicazione della litografia. Da un lato, il tipografo ne è il diretto progenitore come tecnico e cultore dell'arte della stampa, dall'altro lato, invece, è il pittore da considerarsi il padre del manifesto in quanto spirito orientato verso una maggiore libertà espressiva e una ricerca di valori cromatici e compositivi. La progettazione grafica si estende a vari stampati editoriali (copertine di riviste, cartoline illustrate, locandine) ed alla grafica commerciale; l'applicazione in questo settore è molto vasta ed include il progetto del marchio grafico e dell'immagine coordinata. Oggi la comunicazione e la rappresentazione di eventi e di prodotti merceologici ha un ruolo così importante che si potrebbe affermare che, all'interno dei meccanismi comunicativi della società contemporanea, esista prima l'immagine e poi il prodotto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.