Il volume interroga le istanze che hanno presieduto alla nascita del movimento surrealista in modo da valutarne, quasi un secolo dopo, l'attualità nei diversi campi di attività e di esplorazione. Le ricchissime interferenze tra poesia, politica e società, le arti plastiche e visive, già oggetto di indagine nel corso degli ultimi decenni, presentano aspetti inediti che il volume ha attraversato tracciando traiettorie che esplorano le innumerevoli tangenze tra Surrealismo, cultura dominante, letteratura, teatro, cinema, comunicazione multimediale. Dall'esame dei temi più diffusi nel primo organo del movimento, "La Révolution surréaliste" (1924-1929) all'indagine della sua matrice filosofica (Feuerbach, Marx, Hartmann, Freud), dall'esperienza americana degli anni '40 ai luoghi dell' "altrove" (Martinica e isole Mauritius), dalle riflessioni sul teatro quale esercizio mentale e percorso iniziatico radicale alla creazione artistica del femminile quale luogo convocante la decostruzione, le amputazioni e i passaggi del soggetto, ci si inoltra tra le zone focali della scrittura automatica, là dove il linguaggio si fa punto incandescente della propagazione alchemica del desiderio. In questo senso il cinema é, accanto alla poesia, la manifestazione artistica privilegiata ove le marche enunciative, stilistiche e fotografiche suscitano il potere di straniamento raggiungendo quel "punto inafferrabile" capace di unire lo stato di veglia al sonno. Il volume, inoltre, dialoga in tutte le sue cinque sezioni (Le Surréalisme, quand même; Mythologies d'un monde nouveau; Un abîme complet; La femme... la grande promesse. Comme dans un bois) con alcuni "eventi" realizzati per dare particolare rilievo alla messa in atto del gesto onirico e trasgressivo: performance attoriche (Claudio Ascoli, Francesca Tommasi, Enzo Moscato, il Théâtre Poème di Bruxelles), incontri con artisti della visione (Robert Cahen, Agustin Celis) e del cinema (Nelly Kaplan), e una breve rassegna di classici del cinema sperimentale dadaista e surrealista.
ORLANDI CERENZA GERMANA, (2003). Traiettorie della modernità. Il Surrealismo all'alba del terzo millennio. Torino : Lindau.
Traiettorie della modernità. Il Surrealismo all'alba del terzo millennio
2003-01-01
Abstract
Il volume interroga le istanze che hanno presieduto alla nascita del movimento surrealista in modo da valutarne, quasi un secolo dopo, l'attualità nei diversi campi di attività e di esplorazione. Le ricchissime interferenze tra poesia, politica e società, le arti plastiche e visive, già oggetto di indagine nel corso degli ultimi decenni, presentano aspetti inediti che il volume ha attraversato tracciando traiettorie che esplorano le innumerevoli tangenze tra Surrealismo, cultura dominante, letteratura, teatro, cinema, comunicazione multimediale. Dall'esame dei temi più diffusi nel primo organo del movimento, "La Révolution surréaliste" (1924-1929) all'indagine della sua matrice filosofica (Feuerbach, Marx, Hartmann, Freud), dall'esperienza americana degli anni '40 ai luoghi dell' "altrove" (Martinica e isole Mauritius), dalle riflessioni sul teatro quale esercizio mentale e percorso iniziatico radicale alla creazione artistica del femminile quale luogo convocante la decostruzione, le amputazioni e i passaggi del soggetto, ci si inoltra tra le zone focali della scrittura automatica, là dove il linguaggio si fa punto incandescente della propagazione alchemica del desiderio. In questo senso il cinema é, accanto alla poesia, la manifestazione artistica privilegiata ove le marche enunciative, stilistiche e fotografiche suscitano il potere di straniamento raggiungendo quel "punto inafferrabile" capace di unire lo stato di veglia al sonno. Il volume, inoltre, dialoga in tutte le sue cinque sezioni (Le Surréalisme, quand même; Mythologies d'un monde nouveau; Un abîme complet; La femme... la grande promesse. Comme dans un bois) con alcuni "eventi" realizzati per dare particolare rilievo alla messa in atto del gesto onirico e trasgressivo: performance attoriche (Claudio Ascoli, Francesca Tommasi, Enzo Moscato, il Théâtre Poème di Bruxelles), incontri con artisti della visione (Robert Cahen, Agustin Celis) e del cinema (Nelly Kaplan), e una breve rassegna di classici del cinema sperimentale dadaista e surrealista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.