L'Apollon italien costituisce la prima parte de "L'Apollon, ou l'Oracle de la Poésie italienne et espagnole" dell'erudito e grammatico Pierre Bense-Dupuis, pubblicato a Parigi nel 1644 e mai più ristampato. La presente edizione è stata condotta sull'esemplare conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II di Roma (6.10.B.7), identico a quello esistente presso la Bibliothèque Nazionale de France a Parigi (Y.d.2029). La rarità e la ormai per larga parte scarsa leggibilità del testo nei due esemplari conosciuti, unitamente alle ragioni intrinseche all'importanza dell'opera nel quadro delle teoriche letterarie secentesche, hanno imposto la presente riedizione.Esito raffinato di un'attenzione feconda alle forme della poesia italiana, l'opera appare come l'ultima e più argomentata testimonianza della fortuna dell'italianismo in Francia nel XVII secolo, in quella prospettiva transnazionale ed "europeista" rapidamente soffocata negli anni immediatamente successivi nella grande operazione di chiusura autarchica operata dai legislatori del classicismo francese.Nell'Apollon italien l'Autore dimostra di muoversi con rigore e competenza nel vasto corpus della tradizione lirica italiana, da Dante al Marino, proponendo nelle diverse parti in cui ordina la sua trattazione, esempi che trae non soltanto dai grandi, ma anche da poeti meno noti, alcuni dei quali oggi del tutto dimenticati. Allo statuto dell'umanista erudito, Bense-Dupuis aggiunge le grazie del gusto, tratteggiando, in una pratica sapiente del comparatismo, la moderna figura del critico.Per la materia trattata e per le sue caratteristiche, l'Apollon italien si pone al crocevia degli studi sulla lingua letteraria, sulla codificazione del gusto e della versificazione classica, sull'intertesto teorico e sulla storia, o la preistoria della critica.La presente edizione restituisce il testo sulla base di sicuri criteri filologici, accompagnandolo di un apparato di note esito di una lunga ricerca volta all'identificazione degli oltre tremila versi citati confortata dai più attuali strumenti di ricerca bibliografica sulla lingua e la letteratura italiana dalle origini al manierismo. Nell'ampia introduzione infine Valeria Pompejano ricostruisce su sicuri fondamenti scientifici il contesto storico-teorico-letterario in cui il testo fu pubblicato, contribuendo con la restituzione di questo testo dimenticato a imprimere una svolta importante nel quadro degli studi sulla fortuna dell'italianismo in Francia nel Seicento.
Pompejano, V. (2002). L'Apollon italien (1644). Roma : Aracne.
L'Apollon italien (1644)
POMPEJANO, Valeria
2002-01-01
Abstract
L'Apollon italien costituisce la prima parte de "L'Apollon, ou l'Oracle de la Poésie italienne et espagnole" dell'erudito e grammatico Pierre Bense-Dupuis, pubblicato a Parigi nel 1644 e mai più ristampato. La presente edizione è stata condotta sull'esemplare conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II di Roma (6.10.B.7), identico a quello esistente presso la Bibliothèque Nazionale de France a Parigi (Y.d.2029). La rarità e la ormai per larga parte scarsa leggibilità del testo nei due esemplari conosciuti, unitamente alle ragioni intrinseche all'importanza dell'opera nel quadro delle teoriche letterarie secentesche, hanno imposto la presente riedizione.Esito raffinato di un'attenzione feconda alle forme della poesia italiana, l'opera appare come l'ultima e più argomentata testimonianza della fortuna dell'italianismo in Francia nel XVII secolo, in quella prospettiva transnazionale ed "europeista" rapidamente soffocata negli anni immediatamente successivi nella grande operazione di chiusura autarchica operata dai legislatori del classicismo francese.Nell'Apollon italien l'Autore dimostra di muoversi con rigore e competenza nel vasto corpus della tradizione lirica italiana, da Dante al Marino, proponendo nelle diverse parti in cui ordina la sua trattazione, esempi che trae non soltanto dai grandi, ma anche da poeti meno noti, alcuni dei quali oggi del tutto dimenticati. Allo statuto dell'umanista erudito, Bense-Dupuis aggiunge le grazie del gusto, tratteggiando, in una pratica sapiente del comparatismo, la moderna figura del critico.Per la materia trattata e per le sue caratteristiche, l'Apollon italien si pone al crocevia degli studi sulla lingua letteraria, sulla codificazione del gusto e della versificazione classica, sull'intertesto teorico e sulla storia, o la preistoria della critica.La presente edizione restituisce il testo sulla base di sicuri criteri filologici, accompagnandolo di un apparato di note esito di una lunga ricerca volta all'identificazione degli oltre tremila versi citati confortata dai più attuali strumenti di ricerca bibliografica sulla lingua e la letteratura italiana dalle origini al manierismo. Nell'ampia introduzione infine Valeria Pompejano ricostruisce su sicuri fondamenti scientifici il contesto storico-teorico-letterario in cui il testo fu pubblicato, contribuendo con la restituzione di questo testo dimenticato a imprimere una svolta importante nel quadro degli studi sulla fortuna dell'italianismo in Francia nel Seicento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.