Numerosi studi pongono in relazione la violenza coniugale con esperienze infantili di maltrattamento genitoriale (Henderson et al., 1997; Dutton, 1998; Kwong et al., 2003; Lyons Ruth et al., 1999). Bowlby, nel 1984, osservava che molte donne maltrattate nel matrimonio erano state, nella loro famiglia d'origine, testimoni oppure loro stesse vittime di maltrattamenti. La trasmissione intergenerazionale della violenza sembrerebbe mediata dalla difficoltà di elaborazione di tali esperienze: genitori che maltrattano i figli possono oscillare dal fare del male all'essere amorevoli, di conseguenza i loro bambini costruiranno rappresentazioni delle relazioni d'attaccamento e successivamente dei legami affettivi adulti molteplici e reciprocamente incompatibili (Liotti, 1999).Lo scopo dell'indagine era l'analisi delle rappresentazioni sia delle esperienze infantili d'attaccamento, che degli attuali legami violenti, con particolare riferimento alla coerenza e alla qualità emotiva della narrazione.I soggetti erano 12 donne utenti di un Centro Antiviolenza di Roma, reclutate in base alla disponibilità a partecipare all'indagine. Gli strumenti di indagine comprendevano l'Adult Attachment Interview (AAI; Main, 1994) e un'intervista sul segmento di vita riguardante la relazione con il partner maltrattante, (scelta del partner, primi tempi della relazione, inizio ed eventi scatenanti la violenza).L'analisi dei risultati si è sviluppata in più direzioni:-

Pallini, S., Amann, M., Tabasso, C. (2006). Continuità e discontinuità tra relazioni di attaccamento e legami famigliari violenti: analisi qualitativa delle storie di dodici donne maltrattate. In Comunicazione al Convegno nazionale "Famiglie e genitorialità oggi. Nuovi significati e Prospettive " (pp. 75-76). Lecce : Arti Grafiche Marine.

Continuità e discontinuità tra relazioni di attaccamento e legami famigliari violenti: analisi qualitativa delle storie di dodici donne maltrattate

PALLINI, SUSANNA;AMANN, Merete;
2006-01-01

Abstract

Numerosi studi pongono in relazione la violenza coniugale con esperienze infantili di maltrattamento genitoriale (Henderson et al., 1997; Dutton, 1998; Kwong et al., 2003; Lyons Ruth et al., 1999). Bowlby, nel 1984, osservava che molte donne maltrattate nel matrimonio erano state, nella loro famiglia d'origine, testimoni oppure loro stesse vittime di maltrattamenti. La trasmissione intergenerazionale della violenza sembrerebbe mediata dalla difficoltà di elaborazione di tali esperienze: genitori che maltrattano i figli possono oscillare dal fare del male all'essere amorevoli, di conseguenza i loro bambini costruiranno rappresentazioni delle relazioni d'attaccamento e successivamente dei legami affettivi adulti molteplici e reciprocamente incompatibili (Liotti, 1999).Lo scopo dell'indagine era l'analisi delle rappresentazioni sia delle esperienze infantili d'attaccamento, che degli attuali legami violenti, con particolare riferimento alla coerenza e alla qualità emotiva della narrazione.I soggetti erano 12 donne utenti di un Centro Antiviolenza di Roma, reclutate in base alla disponibilità a partecipare all'indagine. Gli strumenti di indagine comprendevano l'Adult Attachment Interview (AAI; Main, 1994) e un'intervista sul segmento di vita riguardante la relazione con il partner maltrattante, (scelta del partner, primi tempi della relazione, inizio ed eventi scatenanti la violenza).L'analisi dei risultati si è sviluppata in più direzioni:-
2006
no
Pallini, S., Amann, M., Tabasso, C. (2006). Continuità e discontinuità tra relazioni di attaccamento e legami famigliari violenti: analisi qualitativa delle storie di dodici donne maltrattate. In Comunicazione al Convegno nazionale "Famiglie e genitorialità oggi. Nuovi significati e Prospettive " (pp. 75-76). Lecce : Arti Grafiche Marine.
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