Progettare il nuovo è diverso da progettare ripetendo esperienze consolidate. L’architettocome figura professionale è chiamato a dare con i suoi progetti una risposta concretaall'esigenza di costruzioni utilizzando al meglio il sapere di oggi. Il nuovo fa parte delsapere di domani.Leonardo da Vinci rappresenta, meglio di chiunque altro, l’architetto che progettal’innovazione. Nell'atto di morte è stato ricordato come: "Nobile milanese, primo pittore eingegnere e architetto del Re, meccanico di stato", un chiaro esempio di progettista chedefinirei 'tecnologo'. Immaginando elicotteri, paracaduti e sommergibili immaginava ilfuturo.Con le dovute considerazioni riguardo alle eccezionalità dell'uomo e alle profondedifferenze del mondo attuale rispetto a quello del Rinascimento, ritengo che Leonardodebba essere per noi un modello di riferimento, ogni qualvolta si affaccia un dubbiosulla tecnologia o su come affrontare lo studio e la progettazione delle innovazioni.Un architetto che voglia progettare all’altezza dei tempi, nello spirito di Leonardo, si trovaoggi stretto tra infinite conoscenze e specializzazioni. La sua azione di progettistageneralista ha bisogno di semplificazioni nell’approccio che gli permetta di operareconsiderando tutti i campi coinvolti, senza grossolane riduzioni del sapere.La procedura che è stata studiata, sperimentata e affinata in diverse occasioni, sembradare una risposta risolutiva al problema.Questo nella considerazione che il mondo attuale produce un'infinità di strumentazioni,tutte alla ricerca di problemi da risolvere. Ne consegue che la collocazione del progettistaarchitetto oggi debba essere piuttosto quella di un 'creatore di problemi', nettamentedistinta da chi ai problemi dà una soluzione.

Marrone, P. (2004). Scienza e arte per progettare l’innovazione in architettura. Saggio su un processo progettuale alla «Leonardo da Vinci».

Scienza e arte per progettare l’innovazione in architettura. Saggio su un processo progettuale alla «Leonardo da Vinci»

MARRONE, Paola
2004-01-01

Abstract

Progettare il nuovo è diverso da progettare ripetendo esperienze consolidate. L’architettocome figura professionale è chiamato a dare con i suoi progetti una risposta concretaall'esigenza di costruzioni utilizzando al meglio il sapere di oggi. Il nuovo fa parte delsapere di domani.Leonardo da Vinci rappresenta, meglio di chiunque altro, l’architetto che progettal’innovazione. Nell'atto di morte è stato ricordato come: "Nobile milanese, primo pittore eingegnere e architetto del Re, meccanico di stato", un chiaro esempio di progettista chedefinirei 'tecnologo'. Immaginando elicotteri, paracaduti e sommergibili immaginava ilfuturo.Con le dovute considerazioni riguardo alle eccezionalità dell'uomo e alle profondedifferenze del mondo attuale rispetto a quello del Rinascimento, ritengo che Leonardodebba essere per noi un modello di riferimento, ogni qualvolta si affaccia un dubbiosulla tecnologia o su come affrontare lo studio e la progettazione delle innovazioni.Un architetto che voglia progettare all’altezza dei tempi, nello spirito di Leonardo, si trovaoggi stretto tra infinite conoscenze e specializzazioni. La sua azione di progettistageneralista ha bisogno di semplificazioni nell’approccio che gli permetta di operareconsiderando tutti i campi coinvolti, senza grossolane riduzioni del sapere.La procedura che è stata studiata, sperimentata e affinata in diverse occasioni, sembradare una risposta risolutiva al problema.Questo nella considerazione che il mondo attuale produce un'infinità di strumentazioni,tutte alla ricerca di problemi da risolvere. Ne consegue che la collocazione del progettistaarchitetto oggi debba essere piuttosto quella di un 'creatore di problemi', nettamentedistinta da chi ai problemi dà una soluzione.
2004
88-7750-849-3
Marrone, P. (2004). Scienza e arte per progettare l’innovazione in architettura. Saggio su un processo progettuale alla «Leonardo da Vinci».
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