In occasione del Convegno scientifico internazionale Geografie dellacqua. La gestione di una risorsa fondamentale per la costruzione del territorio, è stata realizzata una mostra geo-cartografica Acque e territorio reatino nelle immagini e nelle rappresentazioni cartografiche. Inaugurata dalla professoressa Maria Gemma Grillotti, promotrice, e dal Generale Comandante dellI.G.M., Renato De Filippis.Le carte esposte, i poster esplicativi e diverse fotografie hanno accompagnato studiosi e curiosi in un viaggio nel tempo tra il territorio di Rieti e le sue acque. Lesposizione delle settantacinque riproduzioni di carte antiche, risalenti ai secoli XV-XIX, di Mappette del Catasto Gregoriano e di carte prodotte dallo Stato della Chiesa, dallAustria, dalla Francia e dal Regno di Napoli, è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra il laboratorio GeoCartografico dellUniversità Roma Tre ed il laboratorio dellArchivio di Stato di Rieti. Le carte commissionate dallAustria, dalla Francia e dal Regno di Napoli nel corso del XIX secolo, rappresentano gli interessi, per lo più militari, che tali potenze avevano nei confronti di Rieti durante il periodo della loro occupazione sul territorio. Le mappette del Catasto Gregoriano, invece, a scala più grande, raffigurano le particelle catastali di tutta la regione reatina dalla prima metà del XVII secolo fino ai primi del XX, dedicando particolare cura al disegno degli edifici, delle strade e dei corsi dacqua.Numerose carte dei secoli XV-XIX, rappresentano poi, in pianta, la città di Rieti, vedute topografiche di diversi centri sabini, disegni per la bonifica della piana reatina, acquerelli di elementi di particolare rilevanza e bellezza, come laghi, ponti, conventi ed aree di confine.Particolare risalto è stato dato, nella mostra, alla conca reatina con due carte entrambe frutto di elaborazione grafica: in una è indicata lestensione della piana secondo lisoipsa dei 400 metri ed i confini amministrativi dei comuni che ne fanno parte; nellaltra è stata ricostruita la linea dellantico Lacus Velinus in cui si mette in evidenza unestensione maggiore della conca stessa.Una sezione della mostra è stata dedicata alle sorgenti del Peschiera, grazie al lavoro della dottoressa Ilaria Giannarini che ha realizzato un poster esplicativo sulle sorgenti e sul sistema di captazione, con studi e disegni dellacquedotto Peschiera-Capore, del quale si completa il quadro grazie ad una serie di fotografie decisamente suggestive.Alla mostra sono stati esposti anche due lavori cartografici elaborati presso il laboratorio GeoCartografico dellUniversità Roma Tre. La Carta degli Idrotoponimi nella conca reatina, della dottoressa Raffaella Brignola, rappresenta uno studio dei toponimi presenti sulla cartografia storica dellIstituto Geografico Militare per larea, appunto, della piana di Rieti. È sullintero territorio provinciale che si basa, invece, lanalisi che il dottor Lorenzo Necci ha svolto sulla simbologia I.G.M. relativa alle sorgenti dacqua. Uno studio condotto su 47 Tavolette 1:25.000, volto ad una ricognizione di tutti simboli idrici e ad una loro classificazione, che ha portato allelaborazione di una carta tematica dal titolo: Sorgenti, fonti, fontanili e fontane del territorio Reatino nella Cartografia Storica I.G.M.Di notevole interesse, infine, la presentazione in anteprima assoluta della nuova carta I.G.M. al 25.000 di Rieti e quella, ancora in fase di elaborazione, di Citta
Necci, L., Esposito, G. (2003). Acque e territorio reatino nelle immagini e nelle rappresentazioni cartografiche.
Acque e territorio reatino nelle immagini e nelle rappresentazioni cartografiche
ESPOSITO, GIUSEPPINA
2003-01-01
Abstract
In occasione del Convegno scientifico internazionale Geografie dellacqua. La gestione di una risorsa fondamentale per la costruzione del territorio, è stata realizzata una mostra geo-cartografica Acque e territorio reatino nelle immagini e nelle rappresentazioni cartografiche. Inaugurata dalla professoressa Maria Gemma Grillotti, promotrice, e dal Generale Comandante dellI.G.M., Renato De Filippis.Le carte esposte, i poster esplicativi e diverse fotografie hanno accompagnato studiosi e curiosi in un viaggio nel tempo tra il territorio di Rieti e le sue acque. Lesposizione delle settantacinque riproduzioni di carte antiche, risalenti ai secoli XV-XIX, di Mappette del Catasto Gregoriano e di carte prodotte dallo Stato della Chiesa, dallAustria, dalla Francia e dal Regno di Napoli, è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra il laboratorio GeoCartografico dellUniversità Roma Tre ed il laboratorio dellArchivio di Stato di Rieti. Le carte commissionate dallAustria, dalla Francia e dal Regno di Napoli nel corso del XIX secolo, rappresentano gli interessi, per lo più militari, che tali potenze avevano nei confronti di Rieti durante il periodo della loro occupazione sul territorio. Le mappette del Catasto Gregoriano, invece, a scala più grande, raffigurano le particelle catastali di tutta la regione reatina dalla prima metà del XVII secolo fino ai primi del XX, dedicando particolare cura al disegno degli edifici, delle strade e dei corsi dacqua.Numerose carte dei secoli XV-XIX, rappresentano poi, in pianta, la città di Rieti, vedute topografiche di diversi centri sabini, disegni per la bonifica della piana reatina, acquerelli di elementi di particolare rilevanza e bellezza, come laghi, ponti, conventi ed aree di confine.Particolare risalto è stato dato, nella mostra, alla conca reatina con due carte entrambe frutto di elaborazione grafica: in una è indicata lestensione della piana secondo lisoipsa dei 400 metri ed i confini amministrativi dei comuni che ne fanno parte; nellaltra è stata ricostruita la linea dellantico Lacus Velinus in cui si mette in evidenza unestensione maggiore della conca stessa.Una sezione della mostra è stata dedicata alle sorgenti del Peschiera, grazie al lavoro della dottoressa Ilaria Giannarini che ha realizzato un poster esplicativo sulle sorgenti e sul sistema di captazione, con studi e disegni dellacquedotto Peschiera-Capore, del quale si completa il quadro grazie ad una serie di fotografie decisamente suggestive.Alla mostra sono stati esposti anche due lavori cartografici elaborati presso il laboratorio GeoCartografico dellUniversità Roma Tre. La Carta degli Idrotoponimi nella conca reatina, della dottoressa Raffaella Brignola, rappresenta uno studio dei toponimi presenti sulla cartografia storica dellIstituto Geografico Militare per larea, appunto, della piana di Rieti. È sullintero territorio provinciale che si basa, invece, lanalisi che il dottor Lorenzo Necci ha svolto sulla simbologia I.G.M. relativa alle sorgenti dacqua. Uno studio condotto su 47 Tavolette 1:25.000, volto ad una ricognizione di tutti simboli idrici e ad una loro classificazione, che ha portato allelaborazione di una carta tematica dal titolo: Sorgenti, fonti, fontanili e fontane del territorio Reatino nella Cartografia Storica I.G.M.Di notevole interesse, infine, la presentazione in anteprima assoluta della nuova carta I.G.M. al 25.000 di Rieti e quella, ancora in fase di elaborazione, di CittaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.