Al centro di complessi processi di ridefinizione di sé l’Africa post-coloniale viene le pesanti eredità della sua storia. Al centro dell'impresa coloniale, è l'ideologia della razza, criterio di giustificazione ideologica e di ordinamento delle società dominate. All’interno di questo quadro la dimensione del genere viene a costituire un elemento ulteriore di un processo di dominazione che comincia dai corpi. Ripercorrendo alcuni esempi legati all’etnologia coloniale, in particolare tedesca e francese, come nel caso dell’invenzione dello stereotipo coloniale degli Ottentotti, o nella costruzione l del personaggio della mulatta, si possono leggere le sovrapposizioni e le contraddizioni di due diverse logiche dell’esclusione, in cui la donna diviene l’elemento ambivalente, di un rapporto da una parte ricercato e desiderato, dall’altro oggettualizzato e ridotto a vittima ulteriore della predazione coloniale.
Pompeo, F. (2004). Nuovi e vecchi stereotipi coloniali africani: genere e sessualità, una lettura antropologica;Convegno Internazionale “Superare gli stereotipi”, Progetto Europeo Areste, Direzione Generale della Donna della Comunidad di Madrid, Ministero delle Pari Opportunità.
Nuovi e vecchi stereotipi coloniali africani: genere e sessualità, una lettura antropologica;Convegno Internazionale “Superare gli stereotipi”, Progetto Europeo Areste, Direzione Generale della Donna della Comunidad di Madrid, Ministero delle Pari Opportunità
POMPEO, FRANCESCO
2004-01-01
Abstract
Al centro di complessi processi di ridefinizione di sé l’Africa post-coloniale viene le pesanti eredità della sua storia. Al centro dell'impresa coloniale, è l'ideologia della razza, criterio di giustificazione ideologica e di ordinamento delle società dominate. All’interno di questo quadro la dimensione del genere viene a costituire un elemento ulteriore di un processo di dominazione che comincia dai corpi. Ripercorrendo alcuni esempi legati all’etnologia coloniale, in particolare tedesca e francese, come nel caso dell’invenzione dello stereotipo coloniale degli Ottentotti, o nella costruzione l del personaggio della mulatta, si possono leggere le sovrapposizioni e le contraddizioni di due diverse logiche dell’esclusione, in cui la donna diviene l’elemento ambivalente, di un rapporto da una parte ricercato e desiderato, dall’altro oggettualizzato e ridotto a vittima ulteriore della predazione coloniale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


