Il lavoro su Gli studi privatistici e la Facoltà giuridica romana tra XIX e XX secolo, in La Facoltà giuridica romana in età liberale. Prolusioni e discorsi inaugurali, a cura di M. Caravale e F.L. Sigismondi, Collana del Dipartimento di Scienze Giuridiche – Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Napoli 2014, pp. 293-440; ISBN 9788824322966 sottolinea in prima battuta l’importanza della fonte prolusione ai fini della ricostruzione del pensiero giuridico italiano tra fine Ottocento e primi decenni del Novecento. La ricerca sulla civilistica romana di età liberale mette in luce la sua stessa complessità dopo l’abbandono dell’indirizzo esegetico e l’approdo alla pandettistica inaugurato, come noto, dalla prolusione romana di Enrico Cimbali del 25 gennaio 1881. Riallacciandosi al dibattito sviluppatosi nella scienza privatistica italiana del Novecento, si individua un pluralismo di sensibilità nella dottrina liberale, segnalando come accanto alla fedeltà per l’indirizzo sistematico si manifestino insofferenze per l’astrattezza dello stesso e per l’eccessivo ossequio verso la tradizione di diritto romano. Una parte significativa della dottrina avvertiva l’esigenza di piegare l’analisi giuridica ai problemi concreti della società, una società che si differenziava nettamente dall’antica e richiedeva, pertanto, norme giuridiche e interpretazione scientifica del tutto originali. E in questo filone di studi si offre particolare spazio agli approdi civilistici al socialismo giuridico e soprattutto al rapporto tra scienza civilistica e scienza commercialistica, quest’ultima naturalmente sensibile ai problemi nuovi della società capitalistica.
Ferri, G. (2014). Gli studi privatistici e la Facoltà giuridica romana tra XIX e XX secolo. In F.S. M. Caravale (a cura di), La Facoltà giuridica romana in età liberale. Prolusioni e discorsi inaugurali - Collana del Dipartimento di Scienze Giuridiche – Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (pp. 293-440). Napoli : Jovene.
Gli studi privatistici e la Facoltà giuridica romana tra XIX e XX secolo
FERRI, GIORDANO
2014-01-01
Abstract
Il lavoro su Gli studi privatistici e la Facoltà giuridica romana tra XIX e XX secolo, in La Facoltà giuridica romana in età liberale. Prolusioni e discorsi inaugurali, a cura di M. Caravale e F.L. Sigismondi, Collana del Dipartimento di Scienze Giuridiche – Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Napoli 2014, pp. 293-440; ISBN 9788824322966 sottolinea in prima battuta l’importanza della fonte prolusione ai fini della ricostruzione del pensiero giuridico italiano tra fine Ottocento e primi decenni del Novecento. La ricerca sulla civilistica romana di età liberale mette in luce la sua stessa complessità dopo l’abbandono dell’indirizzo esegetico e l’approdo alla pandettistica inaugurato, come noto, dalla prolusione romana di Enrico Cimbali del 25 gennaio 1881. Riallacciandosi al dibattito sviluppatosi nella scienza privatistica italiana del Novecento, si individua un pluralismo di sensibilità nella dottrina liberale, segnalando come accanto alla fedeltà per l’indirizzo sistematico si manifestino insofferenze per l’astrattezza dello stesso e per l’eccessivo ossequio verso la tradizione di diritto romano. Una parte significativa della dottrina avvertiva l’esigenza di piegare l’analisi giuridica ai problemi concreti della società, una società che si differenziava nettamente dall’antica e richiedeva, pertanto, norme giuridiche e interpretazione scientifica del tutto originali. E in questo filone di studi si offre particolare spazio agli approdi civilistici al socialismo giuridico e soprattutto al rapporto tra scienza civilistica e scienza commercialistica, quest’ultima naturalmente sensibile ai problemi nuovi della società capitalistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.