Il lavoro su La cittadinanza e la personalità dello Stato nel regime fascista, in La cittadinanza tra impero, stati nazionali ed Europa. Studi promossi per il MDCCC anniversario della constitutio Antoniniana, QVAESTIO. Ricerche di Diritto e Scienze dell’Antichità tra passato e presente, a cura di M. Barbulescu, M. Felici ed E. Silverio, si incentra sul concetto di cittadinanza sotto un profilo storico-giuridico all’indomani della istituzione o, in termini più concreti, del tentativo di istituire non solo formalmente una cittadinanza europea. Il lavoro ripercorre l’elaborazione di tale concetto nella definizione dei rapporti tra cittadino e stato e nell’articolarsi dei diritti civili, politici e sociali degli individui che, talvolta, prima di un esitato allargamento hanno sofferto significativi restringimenti in ragione delle forme totalitari o pseudo-totalitarie in cui sono stati costretti. La nozione di cittadinanza è colta nella poliedricità del suo significato, dalla enucleazione delle ragioni di cultura giuridica e politica che hanno contribuito a realizzare l’ordinamento in cui essa si è e va misurata. Si dimostra come l’affermazione della “personalità” dello stato che si ebbe nel periodo fascista invade e supera quella elaborata sul finire del XIX secolo da Vittorio Emanuele Orlando, pur nel rifiuto della concezione volontaristica e contrattualistica rousseauiana, sulla base degli approdi della costituzionalistica liberale tedesca facenti capo alle tesi dello Gneist sul Rechtsstaat e sulla Über öffentliche Rechte.
Ferri, G. (2017). La cittadinanza e la personalità dello Stato nel regime fascista. In M.F.e.E.S. M. Barbulescu (a cura di), La cittadinanza tra impero, stati nazionali ed Europa. Studi promossi per il MDCCC anniversario della constitutio Antoniniana, QVAESTIO. Ricerche di Diritto e Scienze dell’Antichità tra passato e presente (pp. 281-295). Roma : L' "Erma" di Bretschneider.
La cittadinanza e la personalità dello Stato nel regime fascista
FERRI, GIORDANO
2017-01-01
Abstract
Il lavoro su La cittadinanza e la personalità dello Stato nel regime fascista, in La cittadinanza tra impero, stati nazionali ed Europa. Studi promossi per il MDCCC anniversario della constitutio Antoniniana, QVAESTIO. Ricerche di Diritto e Scienze dell’Antichità tra passato e presente, a cura di M. Barbulescu, M. Felici ed E. Silverio, si incentra sul concetto di cittadinanza sotto un profilo storico-giuridico all’indomani della istituzione o, in termini più concreti, del tentativo di istituire non solo formalmente una cittadinanza europea. Il lavoro ripercorre l’elaborazione di tale concetto nella definizione dei rapporti tra cittadino e stato e nell’articolarsi dei diritti civili, politici e sociali degli individui che, talvolta, prima di un esitato allargamento hanno sofferto significativi restringimenti in ragione delle forme totalitari o pseudo-totalitarie in cui sono stati costretti. La nozione di cittadinanza è colta nella poliedricità del suo significato, dalla enucleazione delle ragioni di cultura giuridica e politica che hanno contribuito a realizzare l’ordinamento in cui essa si è e va misurata. Si dimostra come l’affermazione della “personalità” dello stato che si ebbe nel periodo fascista invade e supera quella elaborata sul finire del XIX secolo da Vittorio Emanuele Orlando, pur nel rifiuto della concezione volontaristica e contrattualistica rousseauiana, sulla base degli approdi della costituzionalistica liberale tedesca facenti capo alle tesi dello Gneist sul Rechtsstaat e sulla Über öffentliche Rechte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.