L’esercito romano dell’età del Principato e del Tardo Impero nasceva nella pòlis classica. Era una compagine altamente professionale di cittadini, organizzata e meticolosamente disciplinata, ma numericamente contenuta, che richiedeva addestramento, mobilità, ricambio degli effettivi. Era una minoranza armata diluita alla periferia di un Impero immenso, lontano dal centro mediterraneo del sistema, dove si trovavano i civili-proprietari con le loro risorse agrarie, motore di un’economia gobale. Quell’esercito era molto costoso ed era del tutto dipendente dai versamenti fiscali dei contribuenti civili. Imbevuto di cultura ellenistico-romana, esso restò fedele al suo ruolo di difensore dell’ecumenre romana. Completamente sottomesso al controllo di un Augusto-comandante, esso fu impossibilitato a trasformarsi in un gruppo sociale economicamente e politicamente in concorrenza con i notabili cittadini (i civili). La crisi militare del V secolo portò in Occidente a un profondo cambiamento della posizione dell’elemento militare nella morfologia del sistema-Impero. I gruppi barbarici militarizzati, penetrati a vario titolo dentro le province romane occidentali, produssero, nel contesto di una congiuntura conflittuale estesa e protratta, una tensione sui meccanismi della difesa tale da impedire il mantenimento di un esercito tardoromano efficiente. La concorrenza militare portò nel corso di pochi decenni alla scomparsa dell’esercito tardoromano e del suo comandante, l’imperatore d’Occidente. Questa crisi consentì ai gruppi barbarici, coagulatisi in etnicità diverse, dotati di un vertice monarchico, e svincolati dalle gerarchie culturali e ideali imposte ai militari romani dall’universo di cultura ellenistico-romana, di trasformarsi, entro orizzonti politici ed economici regionali molto più angusti rispetto all’Impero-mondo, nei nuovi soggetti politici indipendenti definiti regna, e in nuovo ceto di militari-proprietari terrieri barbari.

Porena, P. (2015). La posizione dell’elemento militare nell’Impero romano e i ‘regni romano-barbarici’. In Civitas, Iura, Arma. Organizzazioni militari, istituzioni giuridiche e strutture sociali alle origini dell’Europa (secc. III-VIII). (pp. 221-257). Lecce : Edizioni Grifo.

La posizione dell’elemento militare nell’Impero romano e i ‘regni romano-barbarici’

PORENA, PIERFRANCESCO
2015-01-01

Abstract

L’esercito romano dell’età del Principato e del Tardo Impero nasceva nella pòlis classica. Era una compagine altamente professionale di cittadini, organizzata e meticolosamente disciplinata, ma numericamente contenuta, che richiedeva addestramento, mobilità, ricambio degli effettivi. Era una minoranza armata diluita alla periferia di un Impero immenso, lontano dal centro mediterraneo del sistema, dove si trovavano i civili-proprietari con le loro risorse agrarie, motore di un’economia gobale. Quell’esercito era molto costoso ed era del tutto dipendente dai versamenti fiscali dei contribuenti civili. Imbevuto di cultura ellenistico-romana, esso restò fedele al suo ruolo di difensore dell’ecumenre romana. Completamente sottomesso al controllo di un Augusto-comandante, esso fu impossibilitato a trasformarsi in un gruppo sociale economicamente e politicamente in concorrenza con i notabili cittadini (i civili). La crisi militare del V secolo portò in Occidente a un profondo cambiamento della posizione dell’elemento militare nella morfologia del sistema-Impero. I gruppi barbarici militarizzati, penetrati a vario titolo dentro le province romane occidentali, produssero, nel contesto di una congiuntura conflittuale estesa e protratta, una tensione sui meccanismi della difesa tale da impedire il mantenimento di un esercito tardoromano efficiente. La concorrenza militare portò nel corso di pochi decenni alla scomparsa dell’esercito tardoromano e del suo comandante, l’imperatore d’Occidente. Questa crisi consentì ai gruppi barbarici, coagulatisi in etnicità diverse, dotati di un vertice monarchico, e svincolati dalle gerarchie culturali e ideali imposte ai militari romani dall’universo di cultura ellenistico-romana, di trasformarsi, entro orizzonti politici ed economici regionali molto più angusti rispetto all’Impero-mondo, nei nuovi soggetti politici indipendenti definiti regna, e in nuovo ceto di militari-proprietari terrieri barbari.
2015
978-88-699-4013-2
Porena, P. (2015). La posizione dell’elemento militare nell’Impero romano e i ‘regni romano-barbarici’. In Civitas, Iura, Arma. Organizzazioni militari, istituzioni giuridiche e strutture sociali alle origini dell’Europa (secc. III-VIII). (pp. 221-257). Lecce : Edizioni Grifo.
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