Il Novecento è alle spalle e non sono ancora sciolti i molti nodi travagliati e drammatici che ha lasciato in eredità al nuovo millennio. Ma insieme ai molti problemi e alle immani tragedie, quel secolo è stato attraversato da figure grandi e da grandi testimoni. Testimoni della ragione e della fede, della libertà e dell’impegno sociale e civile. Testimoni a cui è lecito e doveroso guardare con spirito di ammirazione e di rinnovato stupore. Fra questi si è voluto qui ricordare Bonhoeffer, un teologo, un pastore, un maestro di libertà culturale ed etico-politica la cui fine tragica ha suggellato una vita costellata di impegno e di ricerca, di insegnamento e di ascolto della parola. Della parola dell’uomo e della parola di Dio. E la fedeltà alla parola non gli ha consentito di sottrarsi ad un esito tragico che lo ha visto vittima della perversione inesorabile e distruttiva della "corrupta ratio" Perciò si è voluto sottolineare l’aspetto testimoniale e profondamente umano della sua figura e si è messa in evidenza la centralità del concetto di responsabilità. Come pure, si è illuminato un ultimo esempio di quella preziosa parresia che la tradizione cristiana ha ereditato dalla cultura greca e dalla lucidità forte e disincantata dello schiavo liberato Epitteto. Quanto al téleios, al «perfetto» o «intero», inutile ricordare l’intero hegeliano o l’uomo integrale maritainiano. L’ánthropos téleios ha qui altra ascendenza, e perciò la si ripropone nella sua dizione teologico-religiosa e insieme antropologica e paidetica.

Mattei, F. (2011). La formazione dell'anthropos téleios. Parresia e responsabilità in D. Bonhoeffer. Roma : anicia.

La formazione dell'anthropos téleios. Parresia e responsabilità in D. Bonhoeffer

MATTEI, Francesco
2011-01-01

Abstract

Il Novecento è alle spalle e non sono ancora sciolti i molti nodi travagliati e drammatici che ha lasciato in eredità al nuovo millennio. Ma insieme ai molti problemi e alle immani tragedie, quel secolo è stato attraversato da figure grandi e da grandi testimoni. Testimoni della ragione e della fede, della libertà e dell’impegno sociale e civile. Testimoni a cui è lecito e doveroso guardare con spirito di ammirazione e di rinnovato stupore. Fra questi si è voluto qui ricordare Bonhoeffer, un teologo, un pastore, un maestro di libertà culturale ed etico-politica la cui fine tragica ha suggellato una vita costellata di impegno e di ricerca, di insegnamento e di ascolto della parola. Della parola dell’uomo e della parola di Dio. E la fedeltà alla parola non gli ha consentito di sottrarsi ad un esito tragico che lo ha visto vittima della perversione inesorabile e distruttiva della "corrupta ratio" Perciò si è voluto sottolineare l’aspetto testimoniale e profondamente umano della sua figura e si è messa in evidenza la centralità del concetto di responsabilità. Come pure, si è illuminato un ultimo esempio di quella preziosa parresia che la tradizione cristiana ha ereditato dalla cultura greca e dalla lucidità forte e disincantata dello schiavo liberato Epitteto. Quanto al téleios, al «perfetto» o «intero», inutile ricordare l’intero hegeliano o l’uomo integrale maritainiano. L’ánthropos téleios ha qui altra ascendenza, e perciò la si ripropone nella sua dizione teologico-religiosa e insieme antropologica e paidetica.
2011
978-88-7346-603-1
Mattei, F. (2011). La formazione dell'anthropos téleios. Parresia e responsabilità in D. Bonhoeffer. Roma : anicia.
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