L’intervento è localizzato nel settore urbano di via Giustiniano Imperatore a Roma, compreso tra la via Ostiense e la via Cristoforo Colombo. Il progetto è sviluppato a partire dal masterplan ideato dal gruppo di progettisti Düri AG che imponeva la costruzione di un lungo “redents” curvilineo che configurava una vallata verde, determinando i fronti di un ampio parco urbano. L’intervento è destinato alla progressiva sostituzione di fabbricati abitativi in stato di grave degrado statico e strutturale, con la necessità, tuttavia, di salvaguardare l’utenza originaria e di ricollocarla, a costruzione avvenuta, nelle medesime aree. L’Amministrazione comunale ha predisposto a tal fine un Piano fortemente innovativo dal punto di vista amministrativo e gestionale. Gli abitanti sono stati organizzati in un vasto consorzio, interlocutore dell’intera operazione. Durante i lavori, gli inquilini sono stati alloggiati in sistemazioni provvisorie, regolate da un rigoroso piano di mobilità. L’Amministrazione ha avviato quindi un Concorso Appalto corredato da un meccanismo molto sofisticato dal punto di vista economico e gestionale, prevedendo il riacquisto degli immobili a fronte di un piccolo contributo da parte dei proprietari. Il contributo previsto a metro quadrato è rapportabile al costo di consolidamento dei vecchi immobili. Gli inquilini hanno quindi ora la possibilità di riacquistare una casa completamente nuova, con le caratteristiche dimensionali della vecchia, grazie ad un processo finanziario che armonizza i costi di demolizione della vecchia abitazione, la gestione del Concorso e la ricostruzione delle nuove abitazioni. Il Comune ha finanziato pro-quota la costruzione degli alloggi, di concerto con le imprese costruttrici che hanno accettato di calmierare il costo di costruzione, in cambio della possibilità di sviluppare un potenziale edificatorio maggiore di quello preesistente. Realizzando così il loro utile nella quota in vendita sul mercato. La parte realizzata rappresenta solo un frammento iniziale del lungo corpo di fabbrica, ma la sua costruzione è pensata per essere proseguita secondo il piano originario. L’apparato normativo della Gara stabilisce le sagome fisse, la composizione planimetrica, la necessità di prevedere al livello terra i collegamenti tra la grande corte interna e il parco lineare previsto lungo la via Giustiniano Imperatore. Dal punto di vista funzionale, l’intervento ha quindi un’articolazione complessa, e integra al suo interno verde, abitazioni, servizi. L’intervento si compone di due parti nettamente distinte in senso verticale. L’una è costituita dagli organismi residenziali che, in entrambi i casi, un edificio a pettine e un frammento dell’edificio curvilineo, sono impostati a partire dalla quota di +4,50 mt. rispetto a via Costantino; l’altra dall’insieme delle funzioni che si articolano al di sotto di tale quota e che comprende il sistema degli spazi aperti e la piastra basamentale degli edifici residenziali. Questo è l’elemento di passaggio e di connessione tra lo spazio pubblico e quello privato della residenza. Al disotto della piastra è sistemata una piscina pubblica interrata, cuore di un sistema di servizi pubblici e privati. Essa è sormontata dalla piazza pubblica racchiusa tra gli edifici e prospetta sul parco interno alla corte con una grande vetrata.
Desideri, P., Beccu, M., Maria Laura, A., Filippo, R. (2011). Social housing via Giustiniano imperatore, Roma, 148, 58-63.
Social housing via Giustiniano imperatore, Roma
DESIDERI, PAOLO;BECCU, MICHELE;
2011-01-01
Abstract
L’intervento è localizzato nel settore urbano di via Giustiniano Imperatore a Roma, compreso tra la via Ostiense e la via Cristoforo Colombo. Il progetto è sviluppato a partire dal masterplan ideato dal gruppo di progettisti Düri AG che imponeva la costruzione di un lungo “redents” curvilineo che configurava una vallata verde, determinando i fronti di un ampio parco urbano. L’intervento è destinato alla progressiva sostituzione di fabbricati abitativi in stato di grave degrado statico e strutturale, con la necessità, tuttavia, di salvaguardare l’utenza originaria e di ricollocarla, a costruzione avvenuta, nelle medesime aree. L’Amministrazione comunale ha predisposto a tal fine un Piano fortemente innovativo dal punto di vista amministrativo e gestionale. Gli abitanti sono stati organizzati in un vasto consorzio, interlocutore dell’intera operazione. Durante i lavori, gli inquilini sono stati alloggiati in sistemazioni provvisorie, regolate da un rigoroso piano di mobilità. L’Amministrazione ha avviato quindi un Concorso Appalto corredato da un meccanismo molto sofisticato dal punto di vista economico e gestionale, prevedendo il riacquisto degli immobili a fronte di un piccolo contributo da parte dei proprietari. Il contributo previsto a metro quadrato è rapportabile al costo di consolidamento dei vecchi immobili. Gli inquilini hanno quindi ora la possibilità di riacquistare una casa completamente nuova, con le caratteristiche dimensionali della vecchia, grazie ad un processo finanziario che armonizza i costi di demolizione della vecchia abitazione, la gestione del Concorso e la ricostruzione delle nuove abitazioni. Il Comune ha finanziato pro-quota la costruzione degli alloggi, di concerto con le imprese costruttrici che hanno accettato di calmierare il costo di costruzione, in cambio della possibilità di sviluppare un potenziale edificatorio maggiore di quello preesistente. Realizzando così il loro utile nella quota in vendita sul mercato. La parte realizzata rappresenta solo un frammento iniziale del lungo corpo di fabbrica, ma la sua costruzione è pensata per essere proseguita secondo il piano originario. L’apparato normativo della Gara stabilisce le sagome fisse, la composizione planimetrica, la necessità di prevedere al livello terra i collegamenti tra la grande corte interna e il parco lineare previsto lungo la via Giustiniano Imperatore. Dal punto di vista funzionale, l’intervento ha quindi un’articolazione complessa, e integra al suo interno verde, abitazioni, servizi. L’intervento si compone di due parti nettamente distinte in senso verticale. L’una è costituita dagli organismi residenziali che, in entrambi i casi, un edificio a pettine e un frammento dell’edificio curvilineo, sono impostati a partire dalla quota di +4,50 mt. rispetto a via Costantino; l’altra dall’insieme delle funzioni che si articolano al di sotto di tale quota e che comprende il sistema degli spazi aperti e la piastra basamentale degli edifici residenziali. Questo è l’elemento di passaggio e di connessione tra lo spazio pubblico e quello privato della residenza. Al disotto della piastra è sistemata una piscina pubblica interrata, cuore di un sistema di servizi pubblici e privati. Essa è sormontata dalla piazza pubblica racchiusa tra gli edifici e prospetta sul parco interno alla corte con una grande vetrata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.