Nell’ambito delle manifestazioni programmate in occasione del centenario della mostra del Werkbund di Colonia del 1914, il Goethe-Institut Rom ha ospitato, nel settembre del 2014, un workshop di architettura. La mostra che si inaugura nella Galleria Embrice a Roma l’8 marzo 2015 ne raccoglie i materiali e ne racconta lo svolgimento. Il workshop è stato organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, con il coordinamento di Giovanni Longobardi e di Maurizio Gargano, la collaborazione di Stefano Balzanetti e di Giulia Napoli e la partecipazione degli studenti Marta Macciò, Marta Massacesi, Renato Moro e Tiziano Sorgi. Su invito di Carlo Severati, abbiamo deciso di dedicare il workshop alla Haus der Frau, uno dei padiglioni meno noti della mostra, meno documentati dal catalogo ufficiale e dalle pubblicazioni dell’epoca. Tutti i padiglioni dell’esposizione ebbero vita breve a causa dell’inizio della prima guerra mondiale, ma la casa delle donne sembra aver sofferto in maniera particolare delle frettolose vicissitudini che ne segnarono l’organizzazione. Per noi, tale carenza di documenti è stata implicitamente un motivo di interesse, per un edificio più o meno consapevolmente tenuto in disparte dai promotori della mostra o di chi si occupò della diffusione dell’iniziativa; ma al contempo anche un rischio di non riuscire, nello spazio della settimana di lavoro assegnata al workshop, a raggiungere un risultato concreto, minimamente giustificato da elementi verificabili. I materiali in mostra sono così l’esito di una piccola sfida, che non può far altro che aprire a nuove ricerche più meditate e sistematiche, ma che fa almeno intuire come la Haus der Frau sia stato il crocevia di alcune vicende molto rilevanti della lunga e complessa affermazione della modernità in architettura, ulteriore conferma che il rinnovamento delle forme e dello spazio procedeva come espressione del rinnovamento dei modi di vita, della struttura sociale e delle istanze per il riconoscimento di diritti politici. La casa costruita dalle donne a Colonia nel 1914, e presto dimenticata, sembra essere un luogo di osservazione privilegiato di questi temi e, come tale, merita di essere ulteriormente indagata.
Longobardi, G. (a cura di). (2015). La «Casa della Donna» alla Werkbundausstellung, Colonia 1914. Roma : Aracne Editrice.
La «Casa della Donna» alla Werkbundausstellung, Colonia 1914
LONGOBARDI, GIOVANNI
2015-01-01
Abstract
Nell’ambito delle manifestazioni programmate in occasione del centenario della mostra del Werkbund di Colonia del 1914, il Goethe-Institut Rom ha ospitato, nel settembre del 2014, un workshop di architettura. La mostra che si inaugura nella Galleria Embrice a Roma l’8 marzo 2015 ne raccoglie i materiali e ne racconta lo svolgimento. Il workshop è stato organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, con il coordinamento di Giovanni Longobardi e di Maurizio Gargano, la collaborazione di Stefano Balzanetti e di Giulia Napoli e la partecipazione degli studenti Marta Macciò, Marta Massacesi, Renato Moro e Tiziano Sorgi. Su invito di Carlo Severati, abbiamo deciso di dedicare il workshop alla Haus der Frau, uno dei padiglioni meno noti della mostra, meno documentati dal catalogo ufficiale e dalle pubblicazioni dell’epoca. Tutti i padiglioni dell’esposizione ebbero vita breve a causa dell’inizio della prima guerra mondiale, ma la casa delle donne sembra aver sofferto in maniera particolare delle frettolose vicissitudini che ne segnarono l’organizzazione. Per noi, tale carenza di documenti è stata implicitamente un motivo di interesse, per un edificio più o meno consapevolmente tenuto in disparte dai promotori della mostra o di chi si occupò della diffusione dell’iniziativa; ma al contempo anche un rischio di non riuscire, nello spazio della settimana di lavoro assegnata al workshop, a raggiungere un risultato concreto, minimamente giustificato da elementi verificabili. I materiali in mostra sono così l’esito di una piccola sfida, che non può far altro che aprire a nuove ricerche più meditate e sistematiche, ma che fa almeno intuire come la Haus der Frau sia stato il crocevia di alcune vicende molto rilevanti della lunga e complessa affermazione della modernità in architettura, ulteriore conferma che il rinnovamento delle forme e dello spazio procedeva come espressione del rinnovamento dei modi di vita, della struttura sociale e delle istanze per il riconoscimento di diritti politici. La casa costruita dalle donne a Colonia nel 1914, e presto dimenticata, sembra essere un luogo di osservazione privilegiato di questi temi e, come tale, merita di essere ulteriormente indagata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.