Analisi del film "Stealing Beauty" (Io ballo da sola, 1996) di Bernardo Bertolucci. Dai modi di rappresentazione del paesaggio e della figura umana alle pratiche di regia e di messa in scena, dalle dinamiche di sguardo a quelle spaziali, "Stealing Beauty" formalizza un’estetica del corpo, che sembra “iniziare” lo stesso Bertolucci. Durante le commemorazioni del centenario del cinema e negli anni del tramonto delle ideologie e delle illusioni di un’intera generazione, "Stealing Beauty" rappresenta un’opera di transizione, che permette all’autore di ripensare il suo cinema e allo stesso tempo inaugurare una nuova fase creativa.
Ravesi, G. (2011). Stealing Beauty. In A. Aprà (a cura di), Bernardo Bertolucci. Il cinema e i film (pp. 243-247). Venezia : Marsilio.
Stealing Beauty
RAVESI, GIACOMO
2011-01-01
Abstract
Analisi del film "Stealing Beauty" (Io ballo da sola, 1996) di Bernardo Bertolucci. Dai modi di rappresentazione del paesaggio e della figura umana alle pratiche di regia e di messa in scena, dalle dinamiche di sguardo a quelle spaziali, "Stealing Beauty" formalizza un’estetica del corpo, che sembra “iniziare” lo stesso Bertolucci. Durante le commemorazioni del centenario del cinema e negli anni del tramonto delle ideologie e delle illusioni di un’intera generazione, "Stealing Beauty" rappresenta un’opera di transizione, che permette all’autore di ripensare il suo cinema e allo stesso tempo inaugurare una nuova fase creativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.