L’11 ottobre del 1960 inizia il primo ciclo sperimentale di Tribuna elettorale della Rai. I partiti ed i leader entrano nelle case e nei locali pubblici di un’Italia animata da una grande passione ideologica e una diffusa partecipazione alla vita politica. Le Tribune della Rai, che nel 1964 diventano una rubrica permanente, rappresentano un momento importante del progetto di educazione degli italiani alla nuova cittadinanza repubblicana e democratica, realizzato dal Servizio Pubblico su mandato del Governo e del Parlamento. Il programma, nelle sue diverse formule ed edizioni – conferenze stampa, appelli, dibattiti, tavole rotonde – dà spazio alla parola politica ed ai suoi protagonisti, sempre rispettandone ed esaltandone l’importanza, il ruolo, l’autorevolezza. Le Tribune sono una perfetta “macchina scenica” e un “grande spettacolo” – termine a lungo non gradito ai politici ma ben chiaro agli uomini di televisione – che rispondono alle esigenze e agli interessi di una democrazia basata sulla funzione indispensabile dei partiti. Le fotografie delle Tribune provenienti dall’Archivio fotografico della Rai documentano gli allestimenti e i protagonisti, la scena e il fuoriscena, di un programma che per oltre trent’anni ha segnato la vita politica e il costume italiani tanto da diventare oggetto di satira, attraversando gli anni del boom e del centrosinistra, del compromesso storico e della violenza, del pentapartito e del riflusso nel privato, sino alla crisi della prima Repubblica all’inizio degli anni Novanta, quando il discorso pubblico si era oramai trasferito in altri spazi e luoghi televisivi.
Novelli, E., Stefano, N. (a cura di). (2015). Cari elettori, care elettrici: le immagini della prima Repubblica nelle tribune della Rai. Roma : Rai Eri.
Cari elettori, care elettrici: le immagini della prima Repubblica nelle tribune della Rai
NOVELLI, EDOARDO;
2015-01-01
Abstract
L’11 ottobre del 1960 inizia il primo ciclo sperimentale di Tribuna elettorale della Rai. I partiti ed i leader entrano nelle case e nei locali pubblici di un’Italia animata da una grande passione ideologica e una diffusa partecipazione alla vita politica. Le Tribune della Rai, che nel 1964 diventano una rubrica permanente, rappresentano un momento importante del progetto di educazione degli italiani alla nuova cittadinanza repubblicana e democratica, realizzato dal Servizio Pubblico su mandato del Governo e del Parlamento. Il programma, nelle sue diverse formule ed edizioni – conferenze stampa, appelli, dibattiti, tavole rotonde – dà spazio alla parola politica ed ai suoi protagonisti, sempre rispettandone ed esaltandone l’importanza, il ruolo, l’autorevolezza. Le Tribune sono una perfetta “macchina scenica” e un “grande spettacolo” – termine a lungo non gradito ai politici ma ben chiaro agli uomini di televisione – che rispondono alle esigenze e agli interessi di una democrazia basata sulla funzione indispensabile dei partiti. Le fotografie delle Tribune provenienti dall’Archivio fotografico della Rai documentano gli allestimenti e i protagonisti, la scena e il fuoriscena, di un programma che per oltre trent’anni ha segnato la vita politica e il costume italiani tanto da diventare oggetto di satira, attraversando gli anni del boom e del centrosinistra, del compromesso storico e della violenza, del pentapartito e del riflusso nel privato, sino alla crisi della prima Repubblica all’inizio degli anni Novanta, quando il discorso pubblico si era oramai trasferito in altri spazi e luoghi televisivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.