Questo numero di AWM è interamente dedicato a Napoli, intesa nelle sue forme materiali, immateriali e rituali. Napoli non è solo una localizzazione geografica ma un modo di concepire l’approccio alla realtà. Napoli è contemporaneamente un luogo ed un termine che nasconde un’identità trasmissibile, estesa fino all’altro capo del mondo. Il numero raccoglierà contributi critici in forma di testo, immagini ed elaborazioni per esplorare l’importanza di chiamarsi “Napoli”: Rossellini, Goethe e Benjamin l’hanno amata e odiata; una città in Florida ne ha clonato il nome perché la bellezza della baia doveva essere paragonabile a quella italiana; i riti e l’esoterismo si annidano negli angoli nascosti del centro, dove le pratiche urbane si confondono con quelle religiose e profane. Nella città dove regna la devozione per l’icona, è possibile allestire un altarino per Maradona o vivere delle bellezze naturali che nessun altro posto al mondo può offrire. In questo senso Napoli è un marchio, un palinsesto sul quale artisti e sensibilità di tutto il mondo si sono confrontati perché costituisce il vero baricentro del Mediterraneo, dove è possibile ritrovare i vizi latini al massimo grado di purezza. Dove il contesto, nel periodo di massima crisi semantica, ha ancora un’essenza cristallina per chi lo vive. Quella di AWM non è una dedica, ma una dichiarazione d’amore.
Bliss, M., Resta, G. (a cura di). (2016). AWM#03 / Napoli. Tricase : Youcanprint.
AWM#03 / Napoli
RESTA, GIUSEPPE
2016-01-01
Abstract
Questo numero di AWM è interamente dedicato a Napoli, intesa nelle sue forme materiali, immateriali e rituali. Napoli non è solo una localizzazione geografica ma un modo di concepire l’approccio alla realtà. Napoli è contemporaneamente un luogo ed un termine che nasconde un’identità trasmissibile, estesa fino all’altro capo del mondo. Il numero raccoglierà contributi critici in forma di testo, immagini ed elaborazioni per esplorare l’importanza di chiamarsi “Napoli”: Rossellini, Goethe e Benjamin l’hanno amata e odiata; una città in Florida ne ha clonato il nome perché la bellezza della baia doveva essere paragonabile a quella italiana; i riti e l’esoterismo si annidano negli angoli nascosti del centro, dove le pratiche urbane si confondono con quelle religiose e profane. Nella città dove regna la devozione per l’icona, è possibile allestire un altarino per Maradona o vivere delle bellezze naturali che nessun altro posto al mondo può offrire. In questo senso Napoli è un marchio, un palinsesto sul quale artisti e sensibilità di tutto il mondo si sono confrontati perché costituisce il vero baricentro del Mediterraneo, dove è possibile ritrovare i vizi latini al massimo grado di purezza. Dove il contesto, nel periodo di massima crisi semantica, ha ancora un’essenza cristallina per chi lo vive. Quella di AWM non è una dedica, ma una dichiarazione d’amore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.