Vi sono casi in cui la legalità penale sostanziale possa dirsi violata da un certo modo di confezionare la prova della responsabilità? Se così fosse, si coltiverebbe una visione peculiare della legalità: ove si profili una cesura tra l'illecito, nella sua astratta definizione, e il modo di offrirne la prova nel processo, il sistema non potrebbe esimersi dal congegnare un rimedio di ordinamento che ristabilisca quanto la legalità impone. In questa prospettiva l'articolo rivisita i problemi fondamentali sollevati dai cosiddetti reati di sospetto, dalle presunzioni di offesa, dalle regole di giudizio sull'ascrizione della responsabilità penale.
Masucci, M. (2006). Intervento conclusivo. In L. Marafioti (a cura di), Responsabilità penale e scorciatoie probatorie. Atti del seminario (Università di Roma, 27 marzo-3 aprile 2006) (pp. 67-70). Giappichelli.
Intervento conclusivo
MASUCCI, MASSIMILIANO
2006-01-01
Abstract
Vi sono casi in cui la legalità penale sostanziale possa dirsi violata da un certo modo di confezionare la prova della responsabilità? Se così fosse, si coltiverebbe una visione peculiare della legalità: ove si profili una cesura tra l'illecito, nella sua astratta definizione, e il modo di offrirne la prova nel processo, il sistema non potrebbe esimersi dal congegnare un rimedio di ordinamento che ristabilisca quanto la legalità impone. In questa prospettiva l'articolo rivisita i problemi fondamentali sollevati dai cosiddetti reati di sospetto, dalle presunzioni di offesa, dalle regole di giudizio sull'ascrizione della responsabilità penale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.