L’Atalante è stato a lungo considerato il film più rappresentativo di Jean Vigo, l’opera conclusiva interpretata spesso come un film-testamento. Eppure, tutta la produzione di Vigo vive di una tensione primaverile e aurorale e il suo ultimo film rimane ancora oggi un’opera sfuggente, sintesi imperfetta di tensioni storiche, estetiche e figurative che in parte si rifanno alla cinematografia francese degli anni Venti e Trenta, ma in parte anticipano la germinazione delle nouvelles vagues internazionali a venire. Film manifesto della cinefilia di tutti i tempi, osannato e omaggiato da più generazioni di critici, cinefili e registi (da Buñuel a Truffaut, da Bertolucci a Temple, da Kusturica a Carax, fino a Gondry e McQueen), L’Atalante vive di una unicità ed esemplarità costitutive, al crocevia fra momenti caratteristici della storia del cinema e differenti concezioni del mezzo cinematografico. Questo libro indaga tale singolarità, attraverso un approccio interdisciplinare che coniuga le esegesi storico-critiche accumulatesi negli anni con uno studio nuovo e circostanziato, senza trascurare gli strumenti dell’analisi storiografica.
Ravesi, G. (2016). L’Atalante (Jean Vigo, 1934). Immagini del desiderio. Udine-Milano : Mim Edizioni srl.
L’Atalante (Jean Vigo, 1934). Immagini del desiderio
RAVESI, GIACOMO
2016-01-01
Abstract
L’Atalante è stato a lungo considerato il film più rappresentativo di Jean Vigo, l’opera conclusiva interpretata spesso come un film-testamento. Eppure, tutta la produzione di Vigo vive di una tensione primaverile e aurorale e il suo ultimo film rimane ancora oggi un’opera sfuggente, sintesi imperfetta di tensioni storiche, estetiche e figurative che in parte si rifanno alla cinematografia francese degli anni Venti e Trenta, ma in parte anticipano la germinazione delle nouvelles vagues internazionali a venire. Film manifesto della cinefilia di tutti i tempi, osannato e omaggiato da più generazioni di critici, cinefili e registi (da Buñuel a Truffaut, da Bertolucci a Temple, da Kusturica a Carax, fino a Gondry e McQueen), L’Atalante vive di una unicità ed esemplarità costitutive, al crocevia fra momenti caratteristici della storia del cinema e differenti concezioni del mezzo cinematografico. Questo libro indaga tale singolarità, attraverso un approccio interdisciplinare che coniuga le esegesi storico-critiche accumulatesi negli anni con uno studio nuovo e circostanziato, senza trascurare gli strumenti dell’analisi storiografica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.