Oggetto di indagini isolate o parziali, il problema dei rapporti tra psicoanalisi ed ebraismo, si è venuto sempre più imponendo come una delle questioni cruciali del nostro tempo. E tuttavia esso continua a essere visualizzato da angolature riduttive o sostanzialmente esterne, quali possono essere fornite da un approccio di tipo biografico o storico-culturale. Nel rompere con queste impostazioni, il libro ha raccolto il guanto di una difficile sfida: sottoporre a "trattamento terapeutico" gli stessi scritti freudiani, per portarne alla luce le tracce ebraiche più significative.Muovendo dall'assunto che il criterio dell'osservanza religiosa non è l'unico, né decisivo, per stabilire l'identificazione ebraica o l'appartenenza all'ebraismo, l'analisi ha fatto emergere risvolti di notevole interesse per la comprensione di aspetti importanti del pensiero e dell'opera di Freud. Le ascendenze ideali dell'identità ebraica di Freud: Spinoza, Heine e Boerne. I legami con l'opera di Kafka e di Benjamin. I complessi rapporti con la problematica ebraica dell'emancipazione e la temperie storica del sionismo e dell'antisemitismo, che sottendono la scrittura di opere chiave come "L'interpretazione dei sogni" o "L'uomo Mosè". Il dialogo a distanza con altri percorsi significativi della vicenda ebraica ed europea contemporanea: l'opera di Zamenhof, il padre dell'esperanto, e quella di Ben Yehudah, al cui nome è legata la rinascita dell'ebraico moderno. Il conflitto con Jung e la frattura del movimento psicoanalitico. La rivisitazione di concetti chiave della teoria psicoanalitica in relazione all'interpretazione dei traumi trangenerazionali. L'elaborazione del lutto di fronte ad eventi traumatici e a situazioni limite. L'affacciarsi -dietro la ripresa dei miti greci- del problema tipicamente ebraico del Padre e della Legge. Sentiamo così risuonare, alle spalle di Edipo, l'eco della "verità di Abramo", pienamente secolarizzata e spogliata di valenze metafisiche. La vicenda ebraica come prisma entro cui riflettere la recente storia europea e la dialettica dei suoi simboli.
Meghnagi, D. (2015). Il Padre e la Legge. Freud e l'Ebraismo.. Venezia : Marsilio.
Il Padre e la Legge. Freud e l'Ebraismo.
MEGHNAGI, David
2015-01-01
Abstract
Oggetto di indagini isolate o parziali, il problema dei rapporti tra psicoanalisi ed ebraismo, si è venuto sempre più imponendo come una delle questioni cruciali del nostro tempo. E tuttavia esso continua a essere visualizzato da angolature riduttive o sostanzialmente esterne, quali possono essere fornite da un approccio di tipo biografico o storico-culturale. Nel rompere con queste impostazioni, il libro ha raccolto il guanto di una difficile sfida: sottoporre a "trattamento terapeutico" gli stessi scritti freudiani, per portarne alla luce le tracce ebraiche più significative.Muovendo dall'assunto che il criterio dell'osservanza religiosa non è l'unico, né decisivo, per stabilire l'identificazione ebraica o l'appartenenza all'ebraismo, l'analisi ha fatto emergere risvolti di notevole interesse per la comprensione di aspetti importanti del pensiero e dell'opera di Freud. Le ascendenze ideali dell'identità ebraica di Freud: Spinoza, Heine e Boerne. I legami con l'opera di Kafka e di Benjamin. I complessi rapporti con la problematica ebraica dell'emancipazione e la temperie storica del sionismo e dell'antisemitismo, che sottendono la scrittura di opere chiave come "L'interpretazione dei sogni" o "L'uomo Mosè". Il dialogo a distanza con altri percorsi significativi della vicenda ebraica ed europea contemporanea: l'opera di Zamenhof, il padre dell'esperanto, e quella di Ben Yehudah, al cui nome è legata la rinascita dell'ebraico moderno. Il conflitto con Jung e la frattura del movimento psicoanalitico. La rivisitazione di concetti chiave della teoria psicoanalitica in relazione all'interpretazione dei traumi trangenerazionali. L'elaborazione del lutto di fronte ad eventi traumatici e a situazioni limite. L'affacciarsi -dietro la ripresa dei miti greci- del problema tipicamente ebraico del Padre e della Legge. Sentiamo così risuonare, alle spalle di Edipo, l'eco della "verità di Abramo", pienamente secolarizzata e spogliata di valenze metafisiche. La vicenda ebraica come prisma entro cui riflettere la recente storia europea e la dialettica dei suoi simboli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.