Il presente lavoro intende illustrare una applicazione di tecniche GIS alla ricostruzione delle caratteristiche fisiche e socioeconomiche dell’ambito urbano di piazza Navona tra il Settecento e l’Ottocento. L’indagine si avvale di due fonti cartografico-descrittive di assoluto rilievo : la Nuova pianta di Roma, pubblicata nel 1748 da Giovanni Battista Nolli e il Catasto urbano Pio-Gregoriano, redatto negli anni venti dell’Ottocento. L’eccezionale livello di dettaglio e la marcata precisione che, seppur con le dovute differenze, contraddistingue le due fonti, hanno consentito di sviluppare metodi di analisi spaziale in ambiente GIS sfruttando la versatilità di questo strumento nel trattamento cartografico dei dati quantitativi e qualitativi. L’obiettivo del lavoro è di interpretare le fenomenologie urbane desumibili da fonti d’archivio per offrire nuove e diversificate chiavi di lettura del contesto urbano. I risultati ottenuti appaiono incoraggianti, sia in termini di tenuta delle fonti rispetto ai processi di elaborazione dei dati, che in termini di leggibilità dei risultati. Pertanto, è possibile considerarli come punto di partenza per successivi approfondimenti.
Lelo, K. (2014). L'ambito urbano di piazza Navona: una interpretazione attraverso le fonti cartografiche e documentarie sette-ottocentesche. In Bernard J.-F., (a cura di), Piazza Navona, ou Place Navone, la plus belle & la plus grande (pp. 557-570). Roma : École française de Rome [10.1400/222187].
L'ambito urbano di piazza Navona: una interpretazione attraverso le fonti cartografiche e documentarie sette-ottocentesche
LELO, KETI
2014-01-01
Abstract
Il presente lavoro intende illustrare una applicazione di tecniche GIS alla ricostruzione delle caratteristiche fisiche e socioeconomiche dell’ambito urbano di piazza Navona tra il Settecento e l’Ottocento. L’indagine si avvale di due fonti cartografico-descrittive di assoluto rilievo : la Nuova pianta di Roma, pubblicata nel 1748 da Giovanni Battista Nolli e il Catasto urbano Pio-Gregoriano, redatto negli anni venti dell’Ottocento. L’eccezionale livello di dettaglio e la marcata precisione che, seppur con le dovute differenze, contraddistingue le due fonti, hanno consentito di sviluppare metodi di analisi spaziale in ambiente GIS sfruttando la versatilità di questo strumento nel trattamento cartografico dei dati quantitativi e qualitativi. L’obiettivo del lavoro è di interpretare le fenomenologie urbane desumibili da fonti d’archivio per offrire nuove e diversificate chiavi di lettura del contesto urbano. I risultati ottenuti appaiono incoraggianti, sia in termini di tenuta delle fonti rispetto ai processi di elaborazione dei dati, che in termini di leggibilità dei risultati. Pertanto, è possibile considerarli come punto di partenza per successivi approfondimenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.