The 32nd Italian Geographical Congress, promoted by the Italian Association of Geographers, will take place in Rome from 7 to 10 June 2017. In the year when the centenary of the October Revolution and the five-hundredth anniversary of the Lutheran Reform recur, the topics of the Congress will indeed be revolutions and reforms. These are topics which geography has confronted itself with repeatedly. In recent years, the contents and research practices of geography have profoundly changed. Legislative actions and budgetary cuts have led to a progressive precarization and disapora of Italian geographers, as well as to the disappearance of many teaching and research programmes. At the same time, geographical research is becoming increasingly transdisciplinary and transnational. Methods and topics have diversified and no longer refer to unifying paradigms or traditions. The Congress wishes to celebrate such diversity, but also to recover a sense of belonging, by providing a space for open and horizontal dialogue. The ambition is to show how geography - one of the oldest forms of knowledge - is more alive than ever, and crucial to understanding the present times and elaborating alternatives amid new reforms and revolutions.
Il XXXII Congresso geografico italiano, promosso dall’Associazione dei geografi italiani, si svolgerà a Roma dal 7 al 10 giugno 2017. Nell’anno in cui ricorrono il centenario della Rivoluzione d’Ottobre e il cinquecentenario della Riforma luterana, il tema del Congresso saranno appunto le rivoluzioni e le riforme. Si tratta di un tema con il quale la geografia si è confrontata più volte. In questi ultimi anni si sono poi modificati profondamente sia i contenuti sia le pratiche della ricerca. Interventi legislativi e tagli hanno comportato una progressiva precarizzazione e una sostanziale diaspora dei geografi italiani. Se, da una parte, sono scomparsi insegnamenti, corsi di laurea e di dottorato, linee di indagine, dall’altra la ricerca, così come la formazione geografica, si confronta oggi più che mai con un contesto transdisciplinare e transnazionale. Il riferimento a paradigmi scientifici unificanti e a tradizioni consolidate si è indebolito. I linguaggi, gli interessi e i metodi si sono frammentati anche per via di fenomeni più generali quali la globalizzazione della ricerca, l’inevitabile ricambio generazionale, le difficoltà che il mondo contemporaneo pone in termini di comprensione, rappresentazione, progettualità. Il Congresso vuole valorizzare questo mosaico di diversità, ma al tempo stesso ricostruire il senso di un’appartenenza attraverso un confronto aperto sia all’interno sia e soprattutto verso l’esterno. Si adottano per questo modalità organizzative inedite rispetto alle edizioni precedenti: qualsiasi studioso o studiosa potrà proporre e gestire specifiche sessioni tematiche in autonomia, la gran parte del programma congressuale sarà strutturato in sessioni parallele. L’idea è che il Congresso non debba essere un palcoscenico per pochi, ma un luogo che si nutre di varietà, confronti e relazioni orizzontali, aperto al contributo di tutti. L’ambizione è mostrare come la geografia, una delle forme più antiche di conoscenza del mondo, sia più che mai viva e vitale: una chiave di lettura cruciale per comprendere l’attualità e per progettare alternative, tra nuove riforme e rivoluzioni.
D'Ascenzo, A. (a cura di). (2017). Programma e Abstract/Programme and Abstracts. XXXII Congresso geografico italiano “L’apporto della geografia tra rivoluzioni e riforme”. Bologna : Associazione dei Geografi Italiani.
Programma e Abstract/Programme and Abstracts. XXXII Congresso geografico italiano “L’apporto della geografia tra rivoluzioni e riforme”
D'ASCENZO, ANNALISA
2017-01-01
Abstract
The 32nd Italian Geographical Congress, promoted by the Italian Association of Geographers, will take place in Rome from 7 to 10 June 2017. In the year when the centenary of the October Revolution and the five-hundredth anniversary of the Lutheran Reform recur, the topics of the Congress will indeed be revolutions and reforms. These are topics which geography has confronted itself with repeatedly. In recent years, the contents and research practices of geography have profoundly changed. Legislative actions and budgetary cuts have led to a progressive precarization and disapora of Italian geographers, as well as to the disappearance of many teaching and research programmes. At the same time, geographical research is becoming increasingly transdisciplinary and transnational. Methods and topics have diversified and no longer refer to unifying paradigms or traditions. The Congress wishes to celebrate such diversity, but also to recover a sense of belonging, by providing a space for open and horizontal dialogue. The ambition is to show how geography - one of the oldest forms of knowledge - is more alive than ever, and crucial to understanding the present times and elaborating alternatives amid new reforms and revolutions.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.