Il testo è dedicato alla analisi sociologica della “fine della equazione” tra religione e cristianesimo. Il primo capitolo raccoglie i segni di questa fine e mostra come essa sia comparsa e si sia affermata in una circostanza storica, capace di generare un’epoca (XVI-XX secolo) ormai evidentemente conclusasi. Il secondo capitolo identifica nella confessionalizzazione del cristianesimo (XVI secolo) un aspetto decisivo del processo di formazione dello stato e la origine della forma confessionale di religione, divenuta egemone non solo nell’area della Europa continentale centro-occidentale, ma anche nelle sue proiezioni coloniali. Il terzo capitolo propone una decostruzione della religione confessionale, primariamente secondo la prospettiva teorica luhmanniana (in dialogo con autori come Derrida e Nancy) e prestando attenzione particolare ai risultati conseguiti dalla indagine della scuola di Konfessionalisierungsparadigm. Nel quarto capitolo, viene ripensato il tema della secolarizzazione e nell’ultima parte del volume si concentra lo sguardo sul presente, ormai non più coincidente, di religione e cristianesimo e si prospettano le ragioni per una generazione di Post-Confessional Christian Studies.
Diotallevi, L. (2017). Fine corsa. La crisi del cristianesimo come religione confessionale. Bologna : Edizioni Dehoniane.
Fine corsa. La crisi del cristianesimo come religione confessionale
DIOTALLEVI, Luca
2017-01-01
Abstract
Il testo è dedicato alla analisi sociologica della “fine della equazione” tra religione e cristianesimo. Il primo capitolo raccoglie i segni di questa fine e mostra come essa sia comparsa e si sia affermata in una circostanza storica, capace di generare un’epoca (XVI-XX secolo) ormai evidentemente conclusasi. Il secondo capitolo identifica nella confessionalizzazione del cristianesimo (XVI secolo) un aspetto decisivo del processo di formazione dello stato e la origine della forma confessionale di religione, divenuta egemone non solo nell’area della Europa continentale centro-occidentale, ma anche nelle sue proiezioni coloniali. Il terzo capitolo propone una decostruzione della religione confessionale, primariamente secondo la prospettiva teorica luhmanniana (in dialogo con autori come Derrida e Nancy) e prestando attenzione particolare ai risultati conseguiti dalla indagine della scuola di Konfessionalisierungsparadigm. Nel quarto capitolo, viene ripensato il tema della secolarizzazione e nell’ultima parte del volume si concentra lo sguardo sul presente, ormai non più coincidente, di religione e cristianesimo e si prospettano le ragioni per una generazione di Post-Confessional Christian Studies.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.