Cattoliche e suffragiste. Le donne della élite cilena tra otto e Novecento.

The essay reconstructs the struggle of the catholic women's for women's suffrage in Chile of the second half of the nineteenth century. While in Europe liberal and radical women propose the problem of the suffrage, in the Latin American country are Catholic women, members of the families of the elite, those who claim the women's suffrage. However these initiatives support the strategies of the Conservative Party, defender of the Catholic Church's prerogatives, to expand the electoral market and oppose the so-called "secular laws", it considers important to highlight the decision-making and organizational autonomy of women. The reference to the cult of Virgin Mary, in the specific case analyzed, is used to claim the right to participate actively in political life.

Nel saggio si ricostruiscono le iniziative di lotta delle donne cattoliche per il suffragio femminile nel Cile della seconda metà dell’Ottocento. Mentre in Europa le liberali e radicali pongono il problema del voto alle donne, nel paese latinoamericano sono le donne cattoliche, esponenti delle famiglie della elite, quelle che rivendicano il suffragio femminile. Per quanto tali iniziative favoriscano le strategie del Partito conservatore, difensore delle prerogative della Chiesa cattolica, per ampliare il mercato elettorale e opporsi alle cosiddette “leggi laiche”, si ritiene importante evidenziare l’autonomia decisionale e organizzativa delle donne. Il riferimento al culto della Vergine Maria, nel caso specifico analizzato, è utilizzato per rivendicare il diritto a partecipare attivamente alla vita politica del paese.