Il «Discorso del Santo Padre Francesco alla delegazione dell’Associazione internazionale di diritto penale» si caratterizza per semplicità di linguaggio e complessità di concetti. È un discorso intenso, multidisciplinare, che non ha confini spaziali ma solo temporali, essendo rivolto all’oggi, alla necessità di interventi concreti e urgenti, proposti entro uno scenario globale. È proprio la necessità a parlare nel discorso del Papa, traducendosi in un pressante invito alla cautela nell’applicazione della pena e all’inderogabile rispetto della dignità della persona. È un invito rivolto anzitutto ai giuristi, affinché limitino e contengano le tendenze alla vendetta e al populismo penale che serpeggiano nella società, spesso alimentate dai mezzi di comunicazione di massa e da politici senza scrupoli. È un invito che coinvolge, più in generale, le donne e gli uomini di cultura, affinché compiano il loro «dovere», accompagnato dalla consapevolezza «che il non farlo pone in pericolo vite umane, che hanno bisogno di essere curate con maggior impegno di quanto a volte non si faccia nell’espletamento delle proprie funzioni». Questo invito abbiamo inteso raccogliere attraverso il commento ad alcuni brani del discorso del Pontefice, con l’ambizione di ulteriormente divulgarne i profondi contenuti. Per realizzare l’obiettivo, abbiamo deciso di coinvolgere esperienze e sensibilità molto diverse tra loro, trovando, all’esito del lavoro, una straordinaria condivisione circa la necessità di sviluppare e attuare le preziose indicazioni del Pontefice.
Gonnella, P., Ruotolo, M. (a cura di). (2016). Carceri e giustizia secondo papa Francesco. MIlano : Jaca Book.
Carceri e giustizia secondo papa Francesco
GONNELLA, PATRIZIO;Ruotolo, Marco
2016-01-01
Abstract
Il «Discorso del Santo Padre Francesco alla delegazione dell’Associazione internazionale di diritto penale» si caratterizza per semplicità di linguaggio e complessità di concetti. È un discorso intenso, multidisciplinare, che non ha confini spaziali ma solo temporali, essendo rivolto all’oggi, alla necessità di interventi concreti e urgenti, proposti entro uno scenario globale. È proprio la necessità a parlare nel discorso del Papa, traducendosi in un pressante invito alla cautela nell’applicazione della pena e all’inderogabile rispetto della dignità della persona. È un invito rivolto anzitutto ai giuristi, affinché limitino e contengano le tendenze alla vendetta e al populismo penale che serpeggiano nella società, spesso alimentate dai mezzi di comunicazione di massa e da politici senza scrupoli. È un invito che coinvolge, più in generale, le donne e gli uomini di cultura, affinché compiano il loro «dovere», accompagnato dalla consapevolezza «che il non farlo pone in pericolo vite umane, che hanno bisogno di essere curate con maggior impegno di quanto a volte non si faccia nell’espletamento delle proprie funzioni». Questo invito abbiamo inteso raccogliere attraverso il commento ad alcuni brani del discorso del Pontefice, con l’ambizione di ulteriormente divulgarne i profondi contenuti. Per realizzare l’obiettivo, abbiamo deciso di coinvolgere esperienze e sensibilità molto diverse tra loro, trovando, all’esito del lavoro, una straordinaria condivisione circa la necessità di sviluppare e attuare le preziose indicazioni del Pontefice.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.