Si ravvisa la necessità di un cambiamento radicale di regole e di procedure dei processi attuativi, ma soprattutto con priorità la necessità di promuovere una politica di lancio di progetti sperimentali di paesaggio, a tutte le scale, di tutela, gestione, valorizzazione, pianificazione. Il panorama internazionale, dall’inizio del Novecento fino ad esempi più recenti, ci mostra come il paesaggio possa liberare delle risorse straordinarie. Progetti di paesaggio con rilevanti ricadute sociali, economiche, e priorità nelle politiche di trasformazione del territorio, ritenendo indispensabile sperimentare e comparare nuovi strumenti e metodi per: 1. comprendere e interpretare le evoluzioni dell’habitat e delle nostre condizioni di benessere e di sopravvivenza, 2. definire processi progettuali concertati di tutela, gestione, innovazione, pianificazione e invenzione, 3. promuovere una continua interazione fra opere e risorse umane, paesaggio e lavoro. Questo approccio è una questione che deve essere posta come essenziale nell’affermazione dei diritti e doveri di chiunque sia consapevole e responsabile di un paesaggio, perché vi sono rappresentati i valori più profondi del patto che una civitas costituisce in un luogo, secondo principi sui quali si fonda il significato stesso che si conferisce alla parola democrazia.
Careri, F. (2016). Zonzo, città nomade. In Il paesaggio come sfida. Il progetto (pp. 44-44). Foggia : Libria.
Zonzo, città nomade
CARERI, FRANCESCO
2016-01-01
Abstract
Si ravvisa la necessità di un cambiamento radicale di regole e di procedure dei processi attuativi, ma soprattutto con priorità la necessità di promuovere una politica di lancio di progetti sperimentali di paesaggio, a tutte le scale, di tutela, gestione, valorizzazione, pianificazione. Il panorama internazionale, dall’inizio del Novecento fino ad esempi più recenti, ci mostra come il paesaggio possa liberare delle risorse straordinarie. Progetti di paesaggio con rilevanti ricadute sociali, economiche, e priorità nelle politiche di trasformazione del territorio, ritenendo indispensabile sperimentare e comparare nuovi strumenti e metodi per: 1. comprendere e interpretare le evoluzioni dell’habitat e delle nostre condizioni di benessere e di sopravvivenza, 2. definire processi progettuali concertati di tutela, gestione, innovazione, pianificazione e invenzione, 3. promuovere una continua interazione fra opere e risorse umane, paesaggio e lavoro. Questo approccio è una questione che deve essere posta come essenziale nell’affermazione dei diritti e doveri di chiunque sia consapevole e responsabile di un paesaggio, perché vi sono rappresentati i valori più profondi del patto che una civitas costituisce in un luogo, secondo principi sui quali si fonda il significato stesso che si conferisce alla parola democrazia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.