Living Archaeology è il titolo che si è dato al Workshop internazionale di Progettazione architettonica, promosso dal Corso di perfezionamento in Cultura del progetto in ambito archeologico del Dipartimento di Architettura di Roma Tre e dalla Catholic University of America in Rome, in tre edizioni consecutive tra il 2014 e il 2016. Il titolo evoca con immediatezza uno dei temi più discussi degli ultimi quarant’anni, soprattutto a Roma: l’archeologia — termine sintetico per indicare luoghi e paesaggi concepiti nel tempo da scavi e restauri — deve rimanere circoscritta e coltivare la sua originaria vocazione alla separazione fisica e culturale dai contesti urbani e territoriali o è invece chiamata a dialogare attivamente con la vita della città contemporanea nei progetti urbani dello spazio pubblico? (dalla Presentazione di Elisabetta Pallottino)
Longobardi, G. (2017). Progetti contro il declino dello spazio pubblico. In L.P. Giorgia De Pasquale (a cura di), Living Archaeology in Rome. International Design Workshop. The archaeological area Porticus Octaviae (pp. 20-21). Roma : Roma Tre Press.
Progetti contro il declino dello spazio pubblico
Giovanni Longobardi
2017-01-01
Abstract
Living Archaeology è il titolo che si è dato al Workshop internazionale di Progettazione architettonica, promosso dal Corso di perfezionamento in Cultura del progetto in ambito archeologico del Dipartimento di Architettura di Roma Tre e dalla Catholic University of America in Rome, in tre edizioni consecutive tra il 2014 e il 2016. Il titolo evoca con immediatezza uno dei temi più discussi degli ultimi quarant’anni, soprattutto a Roma: l’archeologia — termine sintetico per indicare luoghi e paesaggi concepiti nel tempo da scavi e restauri — deve rimanere circoscritta e coltivare la sua originaria vocazione alla separazione fisica e culturale dai contesti urbani e territoriali o è invece chiamata a dialogare attivamente con la vita della città contemporanea nei progetti urbani dello spazio pubblico? (dalla Presentazione di Elisabetta Pallottino)I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.