Posadas è la capitale della Provincia de Misiones, in Argentina, sulla sponda occidentale del Río Paraná, al confine con il Paraguay. La città si sviluppa da sempre come porto, su un fiume di enorme importanza storica e geografica, per secoli principale infrastruttura di comunicazione e commercio dell'intera regione transfrontaliera. Nel 2008 la città elabora un documento molto ambizioso – il Plan Estratégico 2022 – per dotarsi di una visione con cui orientare azioni e progetti futuri. Tra le prime ricadute del piano, il concorso di idee Costa Central Uno de Posadas, nel 2011, chiede proposte per due luoghi eminenti della città: l’Anfiteatro Manuel Antonio Ramírez, un edificio per spettacoli e attività sportive, e la Bajada Vieja, uno dei nuclei più antichi della reducción, sul margine sudoccidentale del casco céntrico. Nel partecipare al concorso ci risulta sin da subito evidente che rispondere in maniera stringente alle attese del bando avrebbe significato eludere il tema realmente decisivo per le sorti di Posadas. La sua storia – tanto quella macroscopica, quanto le storie minute della quotidianità che emergevano nei documenti e nei racconti di un passato recente – e la sua geografia, con le sponde sommerse a volte affioranti e spesso visibili sotto il mantello del fiume, a ricordare la vocazione e la struttura profonda della fisiologia fluviale, ci spingono a riflettere sulla relazione interrotta tra Posadas e il Paranà e assumersi la responsabilità dell’eredità che quella storia, quella geografia, quelle tensioni verso il fiume (quei desideri di fiume) trasmettono. Il progetto perciò integra gli interventi sull’Anfiteatro e sulla Bajada Vieja all’interno di una proposta decisamente più ampia che riscrive l’intero tratto occidentale della costa. Il progetto di Posadas può suggerire alcune riflessioni sul rapporto tra paesaggio, progetto e patrimonio. In realtà, preferisco tradurre heritage con eredità, più che con patrimonio, per il carattere intrinsecamente dinamico della parola: patrimonio è ciò che si possiede; eredità è ciò che si tramanda, perché lo si consegna o lo si riceve, e perciò implica sempre un passaggio, dunque un divenire, un trasformarsi. Trasmettendosi, l’eredità spesso si produce e manifesta in forma di accumulazioni, non sempre coerenti, o di dissipazioni, anch’esse spesso difficili da riportare a razionalità, pur implicita. Così sono sovente i paesaggi, che perciò ci chiedono capacità di orientamento, nel riconoscere e dare un nome alle cose, nel dipanare o far emergere le appartenenze, i caratteri, le consistenze, le lacune, le parti mancanti, così come le parentele tra la composita materia che vi si è depositata nel tempo, giungendo a noi che, a nostra volta accumulando o dissipando, la trasmetteremo ad altre mani, altri sguardi e passi. Una volta compresi, i paesaggi delle nostre eredità ci chiedono capacità di discernimento, nel mettere ordine, perciò nel saper scegliere cosa trattenere e cosa lasciar andare, cosa suona più limpido e cosa è rumore di fondo.
Metta, A. (In corso di stampa). Costa Central Uno de Posadas. Paesaggio fluviale ritrovato.. In Daniela Colafranceschi (a cura di), Landscapes Heritage. Progetto, formazione, ricerca. Roma : Aracne.
Costa Central Uno de Posadas. Paesaggio fluviale ritrovato.
annalisa metta
In corso di stampa
Abstract
Posadas è la capitale della Provincia de Misiones, in Argentina, sulla sponda occidentale del Río Paraná, al confine con il Paraguay. La città si sviluppa da sempre come porto, su un fiume di enorme importanza storica e geografica, per secoli principale infrastruttura di comunicazione e commercio dell'intera regione transfrontaliera. Nel 2008 la città elabora un documento molto ambizioso – il Plan Estratégico 2022 – per dotarsi di una visione con cui orientare azioni e progetti futuri. Tra le prime ricadute del piano, il concorso di idee Costa Central Uno de Posadas, nel 2011, chiede proposte per due luoghi eminenti della città: l’Anfiteatro Manuel Antonio Ramírez, un edificio per spettacoli e attività sportive, e la Bajada Vieja, uno dei nuclei più antichi della reducción, sul margine sudoccidentale del casco céntrico. Nel partecipare al concorso ci risulta sin da subito evidente che rispondere in maniera stringente alle attese del bando avrebbe significato eludere il tema realmente decisivo per le sorti di Posadas. La sua storia – tanto quella macroscopica, quanto le storie minute della quotidianità che emergevano nei documenti e nei racconti di un passato recente – e la sua geografia, con le sponde sommerse a volte affioranti e spesso visibili sotto il mantello del fiume, a ricordare la vocazione e la struttura profonda della fisiologia fluviale, ci spingono a riflettere sulla relazione interrotta tra Posadas e il Paranà e assumersi la responsabilità dell’eredità che quella storia, quella geografia, quelle tensioni verso il fiume (quei desideri di fiume) trasmettono. Il progetto perciò integra gli interventi sull’Anfiteatro e sulla Bajada Vieja all’interno di una proposta decisamente più ampia che riscrive l’intero tratto occidentale della costa. Il progetto di Posadas può suggerire alcune riflessioni sul rapporto tra paesaggio, progetto e patrimonio. In realtà, preferisco tradurre heritage con eredità, più che con patrimonio, per il carattere intrinsecamente dinamico della parola: patrimonio è ciò che si possiede; eredità è ciò che si tramanda, perché lo si consegna o lo si riceve, e perciò implica sempre un passaggio, dunque un divenire, un trasformarsi. Trasmettendosi, l’eredità spesso si produce e manifesta in forma di accumulazioni, non sempre coerenti, o di dissipazioni, anch’esse spesso difficili da riportare a razionalità, pur implicita. Così sono sovente i paesaggi, che perciò ci chiedono capacità di orientamento, nel riconoscere e dare un nome alle cose, nel dipanare o far emergere le appartenenze, i caratteri, le consistenze, le lacune, le parti mancanti, così come le parentele tra la composita materia che vi si è depositata nel tempo, giungendo a noi che, a nostra volta accumulando o dissipando, la trasmetteremo ad altre mani, altri sguardi e passi. Una volta compresi, i paesaggi delle nostre eredità ci chiedono capacità di discernimento, nel mettere ordine, perciò nel saper scegliere cosa trattenere e cosa lasciar andare, cosa suona più limpido e cosa è rumore di fondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.