Il diritto alla salute, al pari degli altri “diritti sociali”, non trova espresso riconoscimento nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La Corte di Strasburgo ha però progressivamente esteso la tutela convenzionale anche a questo diritto, tramite una interpretazione evolutiva ed estensiva di altre disposizioni della Convenzione, soprattutto l’art. 3. Si tratta, tuttavia, di una forma di tutela indiretta, di riflesso, che sconta la mancata individuazione di un «nucleo irriducibile del diritto»: il diritto alla salute, in altri termini, non viene tutelato in sé e per sé, ma solo se, ed in quanto, la sua lesione si traduca nella violazione di diritti espressamente riconosciuti dalla Convenzione. Il presente contributo analizza, in particolare, l’evoluzione giurisprudenziale relativa alla tutela del diritto alla salute dei soggetti detenuti in carcere. Nel tentativo di ricostruire un “dover essere normativo” convenzionale, si ripercorrono i principali arresti con cui la Corte EDU ha ricavato, dal divieto di tortura e pene o trattamenti inumani o degradanti, una serie di obblighi a carico degli Stati sul punto. Al tempo stesso, si evidenziano i profili critici che connotano la tutela del diritto in parola, dovuti appunto a quella tecnica di protezione par ricochet. Dovuti, cioè, alla circostanza per cui la salvaguardia della salute dei soggetti in vinculis sia assicurata per il tramite di uno strumento – l’art. 3 CEDU – originariamente pensato per altri fini: con conseguente necessità di adattare la tutela ai caratteri propri di quella disposizione, soprattutto quanto a superamento della “soglia minima di gravità” e riparto dell’onere probatorio.

Cecchini, F. (2017). La tutela del diritto alla salute in carcere nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo. In Antonella Massaro (a cura di), La tutela della salute nei luoghi di detenzione. Un'indagine di diritto penale intorno a carcere, REMS e CPR (pp. 207-253). Roma : RomaTrE-Press.

La tutela del diritto alla salute in carcere nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo

CECCHINI, FRANCESCO
2017-01-01

Abstract

Il diritto alla salute, al pari degli altri “diritti sociali”, non trova espresso riconoscimento nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La Corte di Strasburgo ha però progressivamente esteso la tutela convenzionale anche a questo diritto, tramite una interpretazione evolutiva ed estensiva di altre disposizioni della Convenzione, soprattutto l’art. 3. Si tratta, tuttavia, di una forma di tutela indiretta, di riflesso, che sconta la mancata individuazione di un «nucleo irriducibile del diritto»: il diritto alla salute, in altri termini, non viene tutelato in sé e per sé, ma solo se, ed in quanto, la sua lesione si traduca nella violazione di diritti espressamente riconosciuti dalla Convenzione. Il presente contributo analizza, in particolare, l’evoluzione giurisprudenziale relativa alla tutela del diritto alla salute dei soggetti detenuti in carcere. Nel tentativo di ricostruire un “dover essere normativo” convenzionale, si ripercorrono i principali arresti con cui la Corte EDU ha ricavato, dal divieto di tortura e pene o trattamenti inumani o degradanti, una serie di obblighi a carico degli Stati sul punto. Al tempo stesso, si evidenziano i profili critici che connotano la tutela del diritto in parola, dovuti appunto a quella tecnica di protezione par ricochet. Dovuti, cioè, alla circostanza per cui la salvaguardia della salute dei soggetti in vinculis sia assicurata per il tramite di uno strumento – l’art. 3 CEDU – originariamente pensato per altri fini: con conseguente necessità di adattare la tutela ai caratteri propri di quella disposizione, soprattutto quanto a superamento della “soglia minima di gravità” e riparto dell’onere probatorio.
2017
978-88-94885-22-4
Cecchini, F. (2017). La tutela del diritto alla salute in carcere nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo. In Antonella Massaro (a cura di), La tutela della salute nei luoghi di detenzione. Un'indagine di diritto penale intorno a carcere, REMS e CPR (pp. 207-253). Roma : RomaTrE-Press.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11590/332479
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact