Doppio Autoritratto-Collage è una singolare elaborazione, in cui Franco Angeli e Tano Festa si autorappresentano con la macchina da presa. Opera-manifesto che accende i riflettori sulla sperimentazione cinematografica, che nel 1967 avvicinò i due artisti alle vicende della Cooperativa del Cinema Indipendente, il foto-collage è discusso in un preciso contesto di relazioni e di iconografie ricorrenti. Angeli e Festa sono avvicinati a Enrico Castellani e Giulio Paolini in un inedito dialogo che coinvolge anche il gallerista-fotografo Plinio De Martiis. Ripercorrendo le vicende biografiche dei due artisti, ricostruendo i loro soggiorni americani e contestualizzandoli nell’orizzonte culturale romano, il volume propone la prima riflessione sulla sperimentazione cinematografica di Angeli e Festa e un’inedita rilettura della loro produzione pittorica che evidenzia, sin dagli esordi, un interesse per le questioni percettive connesse al cinema e alla fotografia. In contemporanea al lancio dell’Arte Povera, in un diffuso clima di messa in discussione del sistema dell’arte e di “crisi della pittura”, si racconta la diversa volontà dei due artisti di avviare - attraverso il ricorso al ritratto pittorico, fotografico o filmico - una riflessione sulla figura del pittore e una ridefinizione del suo ruolo.
Francesconi, E. (2018). Franco Angeli e Tanto Festa. Pittori con la macchina da presa. Milano : postmedia books.
Franco Angeli e Tanto Festa. Pittori con la macchina da presa
Elisa Francesconi
2018-01-01
Abstract
Doppio Autoritratto-Collage è una singolare elaborazione, in cui Franco Angeli e Tano Festa si autorappresentano con la macchina da presa. Opera-manifesto che accende i riflettori sulla sperimentazione cinematografica, che nel 1967 avvicinò i due artisti alle vicende della Cooperativa del Cinema Indipendente, il foto-collage è discusso in un preciso contesto di relazioni e di iconografie ricorrenti. Angeli e Festa sono avvicinati a Enrico Castellani e Giulio Paolini in un inedito dialogo che coinvolge anche il gallerista-fotografo Plinio De Martiis. Ripercorrendo le vicende biografiche dei due artisti, ricostruendo i loro soggiorni americani e contestualizzandoli nell’orizzonte culturale romano, il volume propone la prima riflessione sulla sperimentazione cinematografica di Angeli e Festa e un’inedita rilettura della loro produzione pittorica che evidenzia, sin dagli esordi, un interesse per le questioni percettive connesse al cinema e alla fotografia. In contemporanea al lancio dell’Arte Povera, in un diffuso clima di messa in discussione del sistema dell’arte e di “crisi della pittura”, si racconta la diversa volontà dei due artisti di avviare - attraverso il ricorso al ritratto pittorico, fotografico o filmico - una riflessione sulla figura del pittore e una ridefinizione del suo ruolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.